Ospedali siciliani e Covid: lettera-denuncia al ministro Speranza per il "caso Ragusa"
Una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza per segnalare quanto accade in Sicilia in tema di potenziamento della rete ospedaliera per emergenza Covid-19. L'ha inviata il comitato via Loreto di Modica, a firma di Salvatore Rando. "Le linee di indirizzo organizzative - si afferma nella nota - in attuazione dell’articolo 2 del decreto-legge 19 maggio 2020, numero 34, predisposte dal suo ministero valgono per tutte le Regioni italiane, esclusa la Sicilia?
Oppure anche in Sicilia possiamo sperare di avere la possibilità di curare gli ammalati come si deve e in assoluta sicurezza nel caso di una ripresa della diffusione del virus, senza pregiudicare le altre attività ospedaliere, in tutti i nosocomi”?
La lettera fa seguito alle polemiche innescate dalla decisione dell’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, di trasformare, nel territorio ibleo, l’ex ospedale “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa, in Covid Hospital, senza tener conto dei reparti di supporto indispensabili per la cura dei pazienti.
“Non abbiamo ancora capito cosa succede negli ospedali Siciliani – continua la nota inviata al ministro Speranza - e non abbiamo contezza perché in Sicilia i finanziamenti per il Covid 19 si devono spendere impropriamente in strutture non ospedaliere che non potranno curare i malati di Covid-19 o di altri virus similari, in assenza di servizi indispensabili, quali Pronto soccorso, Rianimazione, Chirurgia ed altro. Signor ministro ci appelliamo alla sua sensibilità e alla sua riconosciuta capacità dimostrata, per dare i giusti e rigorosi indirizzi alle Regioni, in maniera particolare alla Sicilia, per riorganizzare l’intera rete ospedaliera nazionale così come previsto dalle linee guida di indirizzo del decreto 19 maggio 2020”.
Insieme alla lettera, il Comitato modicano ha inviato al ministro la pianificazione ospedaliera post-emergenza emanata dalla Regione Siciliana il 9 giugno scorso. “Lo scopo – conclude la lettera – è anche quello di verificare - se necessario con una ispezione ministeriale - la correttezza degli obiettivi di salute perseguiti dall’assessorato regionale siciliano per gli ospedali dell’isola e, in particolare, per quelli della provincia di Ragusa”.