Rosolini, Spadola (GR): "Non ho venduto la mia dignità per una poltrona"
“Se mi serve una poltrona vado all'Ikea e me la compro. Sono una persona serie e non baratto la mia dignità per una poltrona, tradendo i miei concittadini di Rosolini”. Si riaffaccia sulla scena politica cittadina, Giovanni Spadola, leader del Movimento 'Giovani Rosolinesi' e fra gli oppositori dell'amministrazione Incatasciato.
“Quasi due mesi fa – dice Spadola – avevo detto pubblicamente che mi fermavo con la politica, perchè c'era una battaglia delicatissima come quella dell'emergenza sanitaria per il covid-19, una lotta per la sopravvivenza. Non abbiamo ancora raggiunto il 'Covid free' in Sicilia, ma ci siamo quasi. Oggi è il momento di una riflessione per ciò che è accaduto nell'amministrazione di Rosolini in questi ultimi giorni. Ci troviamo di fronte al classico luna park con chi esce e poi rientra, ma soltanto per interessi personali e non per il bene della città. Mi è stato proposto prima della formazione del nuovo esecutivo di rientrare nella compagine di governo, ma io ho una dignità , io i miei concittadini non me li vendo, perchè amo Rosolini”. Spadola il messaggio lo manda ai consiglieri Saro Modica e Luigi Calvo. “Io mi voglio complimentare con voi per il ruolo che avete assunto – dice il consigliere di Giovani Rosolinesi – ma dovete assumervi pure la responsabilità verso la città. Spero che con la vostra abnegazione nel lavorare per Rosolini e quella del l'assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica, Paolo Nicastro, da voi designato, porterete l'illuminazione pubblica nelle contrade di Rosolini. E non dovrà essere l'unica priorità (era nel programma elettorale del sindaco). Dovete pensare a rifare la rete idrica della città, che risale al 1970. Non è tollerabile che ci sono famiglie che non hanno approvviginamento idrico come se fossimo nel periodo dei dinosauri. Noi di 'Giovani Rosolinesi' – vogliamo vedere progetti su progetti per migliorare la vivibilità di questa città. Sappiate che sulla vostra testa pende il giudizio democratico degli elettori. Sono certo – conclude Spadola con ironia – che per i prossimi tre anni ci sarà una nuova Rosolini. Sarà più bella di Las Vegas”.