La Cgil di Catania: il Comune riprogrammi i servizi dell'Amt
Riprogrammare l'appalto dei servizi Amt perché la nuova gara a lotto unico impoverirà i 58 lavoratori, che dovranno fare i conti con un monte orario inferiore rispetto a quello standard delle 36 ore del passato. Lo chiedono in una nota Cgil e Filcams di Catania. I sindacati, con una delegazione di lavoratori, compresi quelli del bacino prefettizio di salvaguardia, sono scesi in piazza insieme al segretario generale della Camera del Lavoro Giacomo Rota e la segretaria provinciale della Filcams Cgil Concetta La Rosa. Sindacalisti e lavoratori sono stati ricevuti dal vice sindaco Roberto Bonaccorsi, che ha fissato un nuovo incontro per venerdì prossimo. L'Amt, ricostruisce il sindacato, ha indetto una gara con tutti i servizi racchiusi in un unico lotto, incrementando il servizio del lavaggio autobus, che da 30 passa a 90 mezzi, ma abbassando il totale del monte ore per gli altri servizi. Secondo la Cgil e la Filcam "il monte orario complessivo non garantirà un reddito dignitoso poiché andrebbe ben al di sotto dello stesso reddito di cittadinanza oltre a prevedere una mescolanza fra mansioni e si fa riferimento da un lato all' incremento dei servizi dovuto all'emergenza sanitaria, ma sembra che ad emergenza finita i servizi vengano nuovamente ridotti". "Chiediamo al sindaco e al presidente dell'Amt di assumersi le responsabilità politiche ed economiche di questo nuovo bando. Forse con questi tagli l'azienda pensa di evitare gli esuberi - dicono Rota e La Rosa - ma di certo non pone le condizioni per un lavoro di qualità, con buste paga che permettono appena di sopravvivere e cifre che si avvicinano al reddito di cittadinanza. Il rischio è che si arrivi a compromettere la qualità di vita di decine e decine di famiglie".