Il delitto del cuoco, sentito in caserma a Modica il parroco di San Giorgio
Dal testamento fantasma a dubbi su movente e abitudini del cuoco assassinato, Giuseppe Lucifora, a Modica il 10 novembre scorso, per l'omicidio del quale, è stato arrestato Davide Corallo, carabiniere sospeso dal servizio e unico indagato. Il procuratore capo di Ragusa, Fabio D'Anna con il sostituto Francesco Riccio e gli investigatori, hanno sentito nella caserma dei carabinieri di Modica, padre Giovanni Stracquadanio - che era già stato sentito dagli inquirenti - a seguito del dibattito innescato da alcune interviste rilasciate dallo stesso parroco della chiesa di San Giorgio, al cui culto Lucifora era devoto. Padre Stracquadanio non era convinto del movente passionale, aveva insinuato dubbi su altre piste provocando la reazione anche della famiglia del cuoco che lo invitava a rivolgersi alle autorità, se sapeva qualcosa, evitando illazioni. "Posso solo confermare che è stato sentito - dice il procuratore di Ragusa, Fabio D'Anna - e che non ha fornito alcun elemento di novità utile alle indagini".