Rosolini, Basilico:"Alla Fiera quindicinale atto di barbarie politica e umana"
"Ancora una volta e per l’ennesima volta, in occasione della fiera quindicinale il sindaco di Rosolini, Pippo Incatasciato, ha mandato in onda un’altra delle sue puntate di “scherzi a parte”. La fiera precedente in occasione delle nuove disposizioni emanate dal Sindaco si era creato un trambusto con gli operatori del settore alimentare che si erano rifiutati di montare a causa dei disagi che gli venivano procurati dalle nuove collocazioni stabilite dal Sindaco, motivo tra l’altro di tensioni tra gli operatori commerciali che si erano visti privare del loro mancato guadagno a causa di una raffazzonata sistemazione dei posteggi. A distanza di 15 giorni si pensava che il Sindaco finalmente guarito dalla sua cronica “deficienza cognitiva”, avesse messo in campo provvedimenti atti a superare i disguidi e le difficoltà lamentate dagli operatori commerciali. Niente di tutto questo". A denunciarlo è l'ex assessore provinciale, Aurelio Basilico che aggiunge: " La nuova ordinanza non ha fatto altro che peggiorare la situazione ed alla prova dei fatti, è successo nuovamente il finimondo con accuse nei riguardi del Sindaco tacciato come incompetente ed inconcludente, e tensioni tra le forze dell’ordine che cercavano in tutti i modi di placare gli animi. Non solo, anche tra gli operatori del settore non alimentare nascevano discussioni in merito ad alcuni disguidi creatosi sin dalle prime ore del mattino, innescandosi inevitabilmente una “guerra tra poveri”. Il Sindaco come al solito - prosegue Basilico - dando esempio del suo proverbiale coraggio, appena ha fiutato l’aria di burrasca è andato a rintanarsi non si sa dove, lasciando la patata bollente all’Assessore ai Lavori pubblici, Paolo Nicastro, che coraggiosamente e pur non essendo l’assessore al ramo, cercava di trovare una soluzione affrontando gli operatori che giustamente reclamavano e chiedevano spiegazioni. Alla faccia del rilancio e della ritrovata compattezza tanto enunciata e declamata dal Sindaco, per giustificare un atto di barbarie politica ed umana, sacrificando uno dei suoi migliori assessori per la paura che gli si sfilasse da sotto il sedere, quella poltrona, alla quale è attaccato vergognosamente come un “polipo allo scoglio”.
Davanti a tanta vigliaccheria politica ed umana, non si capisce ancora quale sia il fine che persegue il PD, partito di maggioranza relativa che fa finta di non vedere l’abisso in cui la città versa a causa di una politica dissennata e inconcludente, limitandosi ad una supina o forse sorniona rassegnazione sui disastri provocati dal loro Sindaco. L’unica consolazione è che alcuni di noi tra cui il sottoscritto, si è tirato fuori da tempo da questo contesto e da questo sfacelo, uscendo in punta di piedi, nella consapevolezza di averci provato e lasciando agli altri, l’illusione che “siano più bravi e più furbi di noi”, ma con la certezza che i nostri elettori non ci identificano con lo sfacelo in cui versa il Paese e con lo squallore di qualche gruppo di “opportunistici accattoni”.