Gasparri sulla strage di Ustica: "La verità è sulle carte da pubblicare"
"Ho grande rispetto per il Presidente Mattarella, di cui conosco il rigore istituzionale e la serietà dell'impegno che ha profuso ieri in Parlamento, oggi al vertice della Repubblica. Tuttavia non si possono ascoltare in silenzio appelli a Paesi amici, alleati o comunque stranieri, perchè diano un contributo di verità sulla strage di Ustica quando non si fa tutto ciò che è necessario per trovare la verità in casa nostra". Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. "Come parlamentare che ha fatto parte di una Commissione d'inchiesta ho avuto accesso a documenti riservati e assurdamente ancora coperti da segreto, a più di quarant'anni dai fatti - continua -. Sull'asse Vasto-Beirut-Ustica, si trova la verità di quello che è successo nei cieli italiani. Il Presidente della Camera Fico dice delle cose del tutto infondate, forse perchè ha letto qualche articolo o visto distrattamente qualche film. Io ho letto la verità. Che si trovava negli archivi di sicurezza nei pressi di Largo Santa Susanna in Roma. Non so se quelle carte sono ancora lì o se sono state trasferite nella nuova sede recentemente inaugurata dai servizi di sicurezza a Roma. So che il Presidente della Repubblica non deve chiamare nè Macron, nè Trump, nè l'Onu per sapere la verità. Basta prendere le carte, come chiedono il Presidente del Senato Casellati e il Copasir, l'organo parlamentare di controllo sui servizi segreti".
"Un giornalista coraggioso nelle ultime ore ha pubblicato quei documenti che sono chiari ed eclatanti e ormai poco segreti. Sull'asse Vasto-Beirut-Bologna-Ustica si trova la verità dell'attentato che ha abbattuto l'aereo dell'Itavia. Il resto e' menzogna, fuga dalle responsabilità. Così come sono inammissibili gli appelli alla verità quando chi ha la verità nei propri armadi non la rende leggibile e fruibile", dice Gasparri.