Siracusa, 'un mese di black out su notizie del Comune': solidarietà Cgil a Laura Valvo
'' La libertà di stampa va difesa e garantita sempre e comunque. È quantomeno discutibile che a metterla in discussione sia un rappresentante istituzionale. Le invettive contro il diritto di una giornalista di porre legittime domande nel corso di una conferenza stampa o di redigere il titolo che ritiene più acconcio ad un articolo, è un inquietante segnale di inciviltà democratica a cui la Cgil tutta si oppone con fermezza esprimendo la piena solidarietà alla giornalista Laura Valvo, caposervizio della redazione di Siracusa del quotidiano La Sicilia e stimata professionista di acclarata corettezza''.
Anche Nuovo Sud esprime solidarietà a Laura Valvo, ma serve dare una risposta ferma alle istituzioni, al di là delle parole. Non ci sorprende più di tanto il comportamento di Sgarbi preso di forza dai commessi della Camera e gettato fuori dall'aula per le sue volgari parole sessiste nei confronti di due parlamentari, alla vigilia del suo sgradito arrivo a Siracusa. La nostra proposta al di là dei post e e dei comunicati, è di operare un black out di almeno un mese nei confronti dell'amministrazione comunale di Siracusa, Ente ospitante della conferenza stampa di Sgarbi. E non si tratterebbe di violazione della democrazia, tra l'altro in un'amministrazione che se la canta e se la suona, senza un consiglio comunale per i prossimi tre anni.
L'ufficio stampa del Comune puntualizza che l'Ente non ha assolutamente organizzato la conferenza stampa e che il Castello Maniace è di competenza della Soprintendenza. Ha pure ricordato che il sindaco Francesco italia era contrario allo spostamento del quadro del caravaggio.
Resta il fatto che alla conferenza stampa di Vittorio Sgarbi era presente l'assessore comunale alla Cultura, Fabio Granata, autorevole componente della giunta di palazzo Vermexio.