Niente morti a Palermo per la bomba d'acqua, botta e risposta tra la Lega e il sindaco
Palermo in piena emergenza per il diluvio di ieri sera, non avrebbe fatto vittime, così come si pensava nell'immediatezza dei fatti. Ma le polemiche politiche arroventano i rapporti già tesi tra l'amministrazione Orlando e le opposizioni. "Quanto accaduto ieri a Palermo è il segno tangibile di come la città sia allo sbando e il sindaco Orlando incapace di governarla. E' bastata una bomba d'acqua per mettere in ginocchio la città, diventata teatro spettrale di allagamenti nelle sue arterie principali. Palermo è diventata tutta un pericolosissimo acquapark". Lo affermano in una nota l'europarlamentare della Lega, Francesca Donato, assieme al capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile Igor Gelarda e al consigliere Alessandro Anello, commissario provinciale Lega. "Orlando vive ormai da anni in una sorta di mondo parallelo, dedicandosi a tutto tranne che alla sicurezza ed al benessere dei suoi cittadini, cercando ripetutamente di nascondere i propri fallimenti - sottolineano Donato, Gelarda e Anello - già il Censis nel luglio dello scorso anno aveva inserito Palermo tra le ultime città in Europa per qualità della vita e adesso anche la classifica del sole 24 ore lo vede ultimo, come gradimento dei sindaci italiani". "Un quadro impietoso - proseguono i tre del Carroccio - al quale si aggiunge il goffo tentativo, attraverso una sua dichiarazione a mezzo stampa, con la quale tenta disperatamente di venire meno alle sue responsabilità su quanto accaduto buttando l'intera responsabilità ad una pioggia che, a suo dire, non cadeva a Palermo dal 1790". "Una via di fuga che però non lo mette al riparo dal giudizio dei cittadini che ogni giorno è sempre più impietoso - sottolineano i tre leghisti -. Restare sotto questa amministrazione, che da anni ignora i problemi veri e non ha mai voluto lavorare al progetto infrastrutturale, di cui si è a lungo parlato, per evitare questi allagamenti, è un pericolo per tutti". Anche il leader della Lega, Matteo Salvini ha chiesto le dimissioni di Orlando.
Il sindaco di Palermo replica: "In questo momento l'accusa di sciacallaggio rivolta a Salvini è più che meritata. E io non farò lo sciacallo dicendo che la colpa è del governo regionale che Salvini sta sostenendo". Sono le parole di Leoluca Orlando che questa mattina, a palazzo delle Aquile, ha tenuto una conferenza stampa dopo la bomba d'acqua che si è abbattuta ieri sulla città portando devastazione e danni.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nel corso di un incontro che si è svolto oggi in Prefettura ha chiesto lo stato calamità naturale dopo il violento nubifragio che si è abbattuto ieri pomeriggio sulla città, causando diversi danni. La richiesta è stata anticipata ai ministri per l'Ambiente, Sergio Costa, e per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, che hanno assicurato massima disponibilità e l'attenzione del Governo nazionale. Orlando ha inoltro disposto che venga attivato un indirizzo e-mail per raccogliere tutte le segnalazioni di danni ad immobili ed autoveicoli per la costituzione di un dossier a supporto della richiesta dello stato di calamità e per una più precisa quantificazione dei danni. "La situazione che abbiamo vissuto ieri - ha dichiarato il sindaco - è la prova del fallimento del Commissariamento del 2015 che, come allora denunciammo, era solo una mossa politico-affaristica frutto dello 'stato di calamità istituzionale' degli anni del Governo Crocetta. Se il Governo nazionale e quello regionale vogliono segnare davvero il cambiamento, dimostrino che le strutture Commissariali da loro gestite sono in grado di recuperare i quasi cinque anni perduti su tutti i fronti e lo facciano coinvolgendo, a Palermo come in decine di altri comuni siciliani, i sindaci che subiscono la vergogna di un Commissariamento continuo e ampiamente improduttivo".
Intanto, a Palazzo delle Aquile, il vicesindaco Fabio Giambrone ha incontrato i vertici delle società partecipate e di diverse aree organizzative dell'amministrazione per fare il punto operativo della situazione. In particolare, con Amat e Polizia municipale si è discusso della rimozione delle auto danneggiate, secondo l'ordine cronologico delle richieste pervenute alla Centrale Operativa di via Dogali. L'Amg, invece, si sta occupando di verificare la sicurezza della pubblica illuminazione, l'Amap dell'accesso ai sottopassi per la riattivazione degli impianti e, con Rap, lavorerà a supporto dei Vigili del Fuoco per la rimozione del fango, la pulizia e la riparazione delle strade che dovessero risultare danneggiate. I Servizi sociali del comune saranno a supporto alle famiglie che hanno subito danni. L'Area del Verde e la Reset, nel frattempo, stanno procedendo a testare la stabilità delle alberature potenzialmente danneggiate dall'alluvione. Il Coime, infine, provvederà a fornire mezzi ed uomini a supporto.