Pachino, il progetto Bufalefi verso la conclusione: risultati positivi
A tre anni dall'avvio, iniziato nel settembre del 2017, volge al termine il progetto Bufalefi attraverso il quale 9 ragazzi con disabilità psichica hanno trovato il loro inserimento all'interno del mondo del lavoro con la realizzazione di una Cooperativa Agricola a tutti gli effetti attiva e produttiva. Nell'aula consiliare 'Mauro Adamo' del Comune di Pachino, si è tenuto il convegno conclusivo del progetto. A partecipare in sala e tramite collegamento webinar la dottoressa Sarah Urbano della Fondazione Con il Sud, la Commissione Straordinaria del Comune di Pachino, la dottoressa Assunta Rizza – Presidente Coop Sociale Leonardo, la dottoressa Anita Latino della Cooperativa Sociale Paideia, la dottoressa Lauretta Rinauro dell’Associazione CESIS, l'assessore regionale all’agricoltura Edy Bandiera e il professore Giancarlo Cursi – Sociologo e docente dell'Università Pontificia Salesiana di Roma.
Sostenuto e finanziato dalla Fondazione Con il Sud il progetto sociale Bufalefi è stato gestito da una Associazione Temporanea di Scopo della quale la Cooperativa Sociale Leonardo Onlus è stata Ente Capofila, un partenariato che ha visto anche la collaborazione della Cooperativa Sociale Paideia Onlus, l'Associazione CE.S.I.S. ed il Comune di Pachino in qualità di membri.
“Abbiamo seguito, motivato e sostenuto per questi anni, 9 ragazzi con disabilità psichica ma al termine del percorso possiamo essere più che soddisfatti – ha detto Assunta Rizza direttrice del progetto e presidente della Cooperativa Leonardo - I giovani attraverso il lavoro in campagna sono riusciti a superare tanti limiti. Hanno potenziato le capacità relazionali, sono ora in grado di lavorare assieme ed organizzarsi in gruppi di lavoro. Risultati impensabili appena qualche anno fa. Eppure l'obiettivo è stato raggiunto. E' stato un percorso di consapevolezza di sé attraverso il potenziamento delle proprie abilità relazioni, sociali e lavorative che hanno portato al recupero della piena autonomia dei ragazzi coinvolti nel programma.”