Tributi della discordia ad Avola, botta e risposta opposizione e governo cittadino
“ Avola è tra i pochi comuni, se non l’unico, che nel bel mezzo di una grave crisi economica causata dal Covid-19 non ha risparmiato le attività commerciali avolesi, approvando in Consiglio comunale con i soli voti della maggioranza che fa capo a Cannata, un regolamento che prevede per i commercianti che non sono in regola con il pagamento dei tributi locali, la revoca della licenza e/o della concessione commerciale.” Polemiche e discussione ancora a distanza tra i consiglieri di minoranza di Italia Viva Nuccio Inturri e Antonino Amato, sul Regolamento approvato lo scorso 28 luglio dalla maggioranza consiliare relativo al Decreto Legge numero 34 del 30 aprile 2019, modificato dal governo centrale con la Legge 58 del giugno 2019, con la quale vengono disciplinate le misure preventive per sostenere il contrasto dell’evasione dei tributi locali, che oltre alle sanzioni economiche prevede il ritiro della licenza per evitare l’esercizio dell’attività. Ad essere contrari a questo provvedimento , per la verità, durante il dibattito in aula, non sono stati solo i componenti della minoranza, ma anche tre componenti della maggioranza ( Vicki Rossitto, Sebastiano Amato e Pinella Dell’Albani), con quest’ultimi che presentarono prima della votazione un emendamento con la quale si chiedeva all’Amministrazione di posticipare l’esecuzione del provvedimento “ sine die o in alternativa a gennaio 2021”. Sulla tempistica del provvedimento, poi, si adeguarono anche gli altri componenti della maggioranza, per poi retrocedere tutta la maggioranza dopo i pareri espressi dal Collegio dei Revisori dei Conti,, del responsabile dell’Ufficio Ragioneria e del responsabile dell’ufficio Tributi, i quali ebbero ad indicare qualora il provvedimento fosse spostato al 1 gennaio del prossimo anno, un possibile danno erariale per le casse del Comune e un richiamo ufficiale della Corte dei Conti. La proposta di deliberazione, ma senza l’immediata esecutività dell’atto, che quindi lo rende operativo dal prossimo ottobre fu approvata con 13 voti favorevoli ( compresi Vichi Rossitto, Sebastiano Amato e Pinella Dell’Albani), un astenuto ( Peppe Caruso) e quattro contrari ( Inturri, Nino Amato, Seby Rossitto e Gaetano Sano). Sul provvedimento approvato dalla maggioranza, che prevede sanzioni fino al ritiro della licenza per chi non paga i tributi locali, la componente di Italia Viva non si da pace. Anche dopo il tentativo di mitigare la polemica dell’assessore Giuseppe Costanzo, nei giorni scorsi, che ha imputato l’approvazione ai pareri espressi dal Collegio dei Revisori dei Conti, il quale ha richiamato il conseguenziale e possibile richiamo di danno erariale da parte della Corte dei Conti se non veniva approvata la misura di contrasto all’evasione dei tributi. Inturri e Amato non sono d’accordo: “ L’Amministrazione comunale ha sempre messo in campo in questi mesi tutto ciò che serve per aiutare le attività commerciali ha detto l’assessore Costanzo- dicono Inturri e Amato – Lo invitiamo a fare un giro con noi in tutte le attività commerciali di questo comune e toccare con mano le difficoltà degli esercenti ed a conoscere il parere che hanno gli stessi commercianti di questa amministrazione specialmente gli esercenti del centro storico.” E nel merito del provvedimento , che secondo Amato e Inturri andrà a penalizzare quei commercianti con problemi di entrate economiche, affermano: “ Lo sappiamo tutti che grazie alla tassazione si ha la possibilità di assicurare tutta una serie di servizi pubblici che spesso si danno per scontati, e tutti siamo d’accordo che si devono pagare le tasse. Ma il Sindaco si è dimenticato che siamo ancora nel mezzo della pandemia che ha provocato una grave crisi economica e non può approvare un regolamento che prevede la revoca della licenza e/o concessione commerciale se non si è in regola con i tributi locali. Questo espone le attività economiche al rischio di cadere nella spirale dell’usura e le rende facili prede di soggetti criminali che hanno facile e immediata disponibilità di capitali. Comprendiamo che il Comune Avola ha in essere un piano di riequilibrio finanziario e che deve rispettarlo. Ma così facendo ci ritroveremo molto presto a dover fare i conti con le chiusure delle attività.”
Antonio Dell'Albani