Modica, aule scolastiche nel Palagiustizia? La proposta del M5S riaccende la polemica
Torna d’attualità, dopo un periodo di silenzio, la vicenda legata all’utilizzazione del Palazzo di giustizia di Modica. A fare riemergere il caso dall’oblio, una iniziativa politica del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Marcello Medica, che ha firmato una mozione da presentare in Consiglio. Medica auspica che il Palazzo di giustizia venga utilizzato per ospitare aule scolastiche in un periodo in cui è necessario rispettare determinate regole di distanziamento fisico ed evitare le cosìddette “classi-pollaio”.
Non solo. Medica propone che il Palagiustizia oltre che a fini scolastici, possa essere utilizzato in futuro anche come “sede di un Polo Culturale, contenitore di eccellenza delle attività che riguardano la musica, le arti visive, sceniche, la letteratura, ecc., dove non solo si usufruisce, ma si produce cultura”.
La proposta del consigliere pentastellato rischia, tuttavia, di dare un colpo mortale alla battaglia portata avanti da oltre sette anni per il ripristino dei Tribunali minori italiani soppressi (Modica, Nicosia e Mistretta in Sicilia) e, anche, per utilizzare gli immobili che ospitavano i Tribunali soppressi sempre a fini giudiziari.
L’iniziativa di Medica ha sollevato la immediata e vivace reazione dell’associazione “Confronto” che è stata accanto al Comitato Pro Tribunale di Modica nella battaglia a difesa della secolare istituzione modicana.
“Medica “babbìa” - scrive il presidente di Confronto, Enzo Cavallo – e dopo le tante iniziative e le svariate battaglie fatte non consentiremo a chicchessia di proporre e portare avanti argomenti bocciati da anni. Medica dimentica quello che lui stesso ha fatto, ha detto ed ha scritto dal primo momento del suo insediamento e fino allo scorso anno quando, all’insaputa di tutti, ha fatto visitare il Palazzo di giustizia di Modica a diversi suoi colleghi di partito e a parlamentari regionali e nazionali dei Cinque Stelle che si erano impegnati ad intervenire nei confronti del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che avrebbe finalmente risolto il problema per l’utilizzo della struttura giudiziaria, tenuto conto delle esigenze del comprensorio di Modica e delle carenze, strutturali e logistiche, del Tribunale di Ragusa. Il palazzo di giustizia di Modica -ribadisce Cavallo - è una struttura costata 12 milioni di euro di soldi pubblici, vocata per essere un Tribunale. Ogni altro utilizzo comporterebbe modifiche che comprometterebbero le caratteristiche antisismiche”.
Vale la pena ricordare che della vicenda del ripristino dei trenta Tribunali soppressi in Italia si sta occupando un coordinamento nazionale che, tuttavia, incontra continue e ingiustificate difficoltà a farsi ascoltare dal ministro Bonafede, malgrado le “intermediazioni” di vari parlamentari dello stesso partito del guardasigilli.
“Sono certo – conclude Enzo Cavallo - che il Comitato Pro Tribunale di Modica si attiverà subito per respingere energicamente la proposta del consigliere comunale Medica, tanto propagandistica quanto contraddittoria, per il bene di un territorio stanco di subire e pronto a riscattarsi. Mi auguro che quanti interessati all’argomento, a partire dagli avvocati, facciano sentire la loro voce con la massima determinazione anche per onorare la memoria e l’impegno del compianto avvocato Carmelo Scarso”.
L’appello del presidente dell’Associazione Confronto potrebbe servire a svegliare le coscienze anche di chi continua ad ignorare il dettato della legge di riforma della geografia giudiziaria nella parte in cui l’accorpamento di un Tribunale ad un altro non avrebbe dovuto comportare nessun ulteriore esborso di denaro pubblico. E’ la “clausola di invarianza finanziaria”: l’accorpamento di un Tribunale ad un altro non deve comportare costi in più per la collettività”. Una norma disinvoltamente violata nel caso dell’accorpamento del Tribunale di Modica a quello di Ragusa dove è stato necessario affittare nuovi locali (con una spesa annua di oltre 700.000 euro) per ospitare i dipendenti del Tribunale di Modica e quelli della sezione staccata di Vittoria. Non solo. Le condizioni di lavoro lasciano molto a desiderare in fatto di sicurezza e le carenze riguardanti le misure anti Covid sono state denunciate dai sindacati anche al direttore dell’Ispettorato per la Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio, Michele Palma. Tutto, però, continua ad infrangersi contro un vero e proprio muro di gomma. Con il risultato di un immobile – il Palazzo di giustizia di Modica, moderno, efficiente, antisismico, inaugurato nel 2004 e chiuso dopo soli 9 anni – inutilizzato e che potrebbe, invece, fornire adeguati servizi al comprensorio Modica-Pozzallo-Ispica-Scicli, migliorando la risposta dello Stato alla richiesta di giustizia della popolazione. Anche perchè la riforma della geografia giudiziaria della ministra Anna Maria Cancellieri ha solo allungato I tempi della giustizia e aumentato i disagi per i cittadini.
LA NOTA DEL PORTAVOCE DEL COMITATO ENZO GALAZZO
"Otto mesi fa - afferma Galazzo - un gruppo di addetti ai lavori, presenti i parlamentari 5 Stelle Lorefice, Pisana e Campo, oltre al Consigliere Comunale Medica, Marcello Medica, guidato dagli avvocati Carmelo Scarso ed Enzo Galazzo per le stanze, i corridoi, le cancellerie e gli uffici dei magistrati del Tribunale di Modica, esprimeva ammirazione per la bontà della struttura e sdegno per il suo mancato utilizzo, almeno parziale a servizio del Tribunale di Ragusa. Tutti assicuravano in coro, nell’ambito dei rispettivi ruoli, il massimo impegno a far sì che il Tribunale venisse restituito alla sua funzione. A quel momento è seguito un incontro in Comune, presenti l’Onorevole Lorefice ed il Senatore Pisani, concluso da un documento, firmato anche dai due parlamentari, che rinnovava la richiesta al Governo nazionale per il riutilizzo del Tribunale di Modica. Dopodiché – denuncia Galazzo – silenzio assoluto, a parte il fastidio ostentato dalla parlamentare ispicese sulla richiesta di quale fosse lo stato dell’arte. Oggi finalmente prende la parola il Consigliere Medica il quale, smaltito l’entusiasmo di mesi fa, propone di destinare la struttura giudiziaria a fini scolastici. Siamo al ridicolo. Ma capisce Medica che destinare l’ex Tribunale a funzioni giudiziarie significherebbe deflazionare le presenze a Ragusa, limitare gli assembramenti, limitare gli spostamenti e restituire respiro economico alla Città? Verità purtroppo è che i 5Stelle, a Roma con Bonafede, a Palermo con Cancellieri e in zona con i loro rappresentanti, assolutamente subordinati, hanno finto un impegno nel quale non hanno mai creduto e dal quale sono stati comunque dissuasi dai loro massimi dirigenti. Tutti incuranti della vergogna della quale dovranno comunque rispondere verso i cittadini per avere messo sotto i piedi le loro sottoscrizioni”.
NELLA FOTO, il Palazzo di giustizia di Modica