Modica, due progetti per "I luoghi del cuore FAI": guarda le foto della Chiesa rupestre
A Modica, nella città dei due Patroni, delle due bande musicali, delle due squadre di calcio - e ci fermiamo qui – non poteva mancare la competizione nella lodevolissima iniziativa del FAI (Fondo Ambiente Italiano) “I luoghi del cuore”. Modica, infatti, è forse l’unica città in lizza per l’edizione 2020 con due progetti: la Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore e la Via delle Collegiate (chiese di San Giorgio, San Pietro e Santa Maria di Betlem). Alla data del 20 settembre, insieme, hanno totalizzato quasi 19.000 voti: 10.600 le Collegiate (5° posto nella classifica generale) e 8.092 la Chiesa rupestre. Un risultato eccezionale se si pensa che in testa alla classifica c’è il Castello di Sammezzano, a Reggello, in provincia di Firenze, con 16.969 voti.
Ricordiamo che per esprimere il proprio consenso si può votare on line sul sito iluoghidelcuore.it o con moduli cartacei scaricabili sul sito.
La competizione tra i due progetti di Modica è destinata a continuare fino al 15 dicembre prossimo, data che segna la conclusione del progetto FAI.
La validità delle due iniziative non può essere messa in discussione, anche se la storia della Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore è molto particolare per come è avvenuta la scoperta di quel luogo ricco di storia che necessita di restauri immediati per evitare che vadano perduti gli affreschi sulle pareti che hanno ricevuto solo un primo intervento da parte della Soprintendenza. C’è un altro progetto approvato per un secondo intervento di restauro ma servono i finanziamenti che potrebbero arrivare proprio con il successo nella “gara” dei luoghi del cuore.
Il progetto della Via delle Collegiate mira, invece, alla tutela di paramenti, calici, ostensori che costituiscono un vero tesoro per ciascuna delle maggiori Chiese di Modica, cioè San Giorgio, San Pietro e Santa Maria di Betlem, erette a Collegiate Insigni durante il XVII secolo. Nelle tre chiese sono comparsi, da qualche settimana, i moduli per le firme dei visitatori: una iniziativa che ha ottenuto un ottimo riscontro in termini di numeri, vista anche l’affluenza dei fedeli.
Anche in via Grimaldi, davanti alla Chiesa rupestre, è possibile firmare per il progetto luogo del cuore: i voti sul cartaceo verranno sommati a quelli ottenuti sul sito.
Ricordiamo che la chiesa risale al periodo deutero-bizantino dell’Undicesimo Secolo e rappresenta una tra le forme di arte rupestre più significative della Sicilia sud orientale ed è considerata la più antica delle chiese di Modica. E’ stata scoperta nel 1987 in maniera casuale da alcuni ragazzi che avvertirono il direttore del Museo Civico, il compianto Duccio Belgiorno. Fu acquisita nel 1992 dal Centro Studi sulla Contea di Modica, grazie alla sensibilità di un gruppo di amici con fondi propri e sottoscrizioni. I promotori dell’iniziativa hanno, in questo modo, salvaguardato un vero e proprio “gioiello” nel cuore del centro storico di Modica.
Inviti a votare per la Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore sono arrivati, in questi mesi, oltre che da semplici cittadini, anche da attori, giornalisti, sportivi, personaggi dello spettacolo (fra i primi, il cantante modicano Giovanni Caccamo) che, durante l’estate, hanno avuto modo di visitare quella “gemma” di via Grimaldi. Fra coloro che hanno voluto lanciare un appello a favore della Chiesa rupestre, anche il regista e fotografo modicano Giovanni Caccamo che ha realizzato delle immagini che proponiamo all’attenzione dei lettori.