Modica, al Museo Casa Quasimodo il dipinto "Promesse mantenute"
Alessandro Quasimodo e Antonella Cappuccio sono stati i protagonisti dell’incontro tenutosi al "Museo casa natale Salvatore Quasimodo” di via Posterla, a Modica. Per l’occasione la pittrice Antonella Cappuccio ha donato alla Associazione Proserpina il dipinto che ritrae un giovanissimo Salvatore Quasimodo facente parte di una mostra già ospitata presso lo spazio Big del complesso di S. Marta a Milano dal titolo “Promesse mantenute”. L’artista è stata presentata da Graziana Lo Castro che ha messo in evidenza la sensibilità interpretativa della Cappuccio e la sua capacità di coglierne i tratti distintivi. Come ha infatti rilevato la stessa pittrice nel suo intervento, il futuro Nobel è seduto sulle scale, quasi un simbolo di ascesa e di accesso premonitore della sua futura poesia ed è sovrastato dalla luna, simbolo dell’amore materno. All’evento hanno partecipato il sindaco Ignazio Abbate, l’assessore alla Cultura, Maria Monisteri, il presidente del Consiglio comunale, Carmela Minioto, il direttore onorario del Museo civico, Giovanni Di Stefano. Marinella Ruffino, presidente dell’associazione Proserpina, ha dato il benvenuto agli ospiti ribadendo il valore del progetto culturale che la Casa Museo porta avanti da qualche anno. Il sindaco ha rilevato, a questo proposito, l’effervescenza culturale della città e l’impegno di tante associazioni, tra cui la “Proserpina” nel promuoverne l’immagine. L’assessore alla Cultura Maria Monisteri ha parlato del valore simbolico intrinseco della Casa Natale da anni attiva con iniziative ed eventi culturali. Il direttore onorario Giovanni Di Stefano ha ricordato come la città natale del poeta lo onori con ben tre collezioni. Quella ospitata a Casa Quasimodo, la Stanza della Poesia e l’Archivio Quasimodo che si trovano a Palazzo della Cultura. La vicepresidente dell’associazione Proserpina, Maria Antonella Cilia, ha dato il benvenuto ad Alessandro Quasimodo, mettendo in luce la sua vicinanza e partecipazione, pur nella lontananza, alla vita della casa del Nobel dove il figlio del poeta ritorna sempre con piacere ed emozione. Alessandro Quasimodo ha chiuso gli interventi definendo il dipinto del padre di Antonella Cappuccio, “affascinante”. “Me ne sono subito innamorato e sono felice che si trovi qui –ha detto- Coniuga perfettamente la vivacità del Quasimodo giovane e il tema dell’infanzia che ricorre nella sua poesia”. La recitazione di alcune poesie tra cui “Il veliero” con il tema del ricordo e della nostalgia ha concluso l’evento.