Non tutti i medici siracusani sono legati alla logica del potere
Riceviamo e pubblichiamo l'intervento dell'architetto Giuseppe Patti che nei mesi scorsi si era fatto promotore di una petizione on line per chiedere la rimozione dei vertici dell'Asp di Siracusa, dopo l'emergenza covid-19 nel Siracusano. Qualora i vertici dell'Asp volessero replicare comcederemo la stessa posizione dell'articolo e lo stesso spazio dato all'articolista.
Ora che tutta la mappa del potere sanitario in provincia di Siracusa è completa e che si conoscono tutti i sodali è giunto il momento di fare alcune riflessioni partendo dalle dichiarazioni post voto del capolista della “lista Insieme” per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Siracusa. Lungi da me intervenire sull’autonomia di un Ordine Professionale, anche se sono un sostenitore dell’abolizione degli ordini professionali, ma alcune frasi post voto mi hanno particolarmente colpito. “E’ stata premiata la politica sanitaria del fare e dei progetti...”; “L’aver innovato la comunicazione e la visibilità della professione medica, restituendo dignità, decoro e prestigio all’istituzione ordinistica attraverso un turbillon di iniziative senza sosta...”; “La nostra ferma determinazione nell’aver voluto tenere lontana la politica dall’Ordine, rivendicando la nostra autonomia, ecco spiegato il successo...”;
Ora io dico è pur vero che la comunicazione è tutto nella vita e la pubblicità è l’anima del commercio, ma distorcere la realtà mi sembra eccessivo. Questo medico è lo stesso che fino a qualche mese fa ricopriva la carica di Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Siracusa. Quell’Asp finita nel centro del mirino perché diventata focolaio Covid19 nella provincia di Siracusa, commissariata di fatto dall’assessore regionale con degli esperti per organizzare i percorsi e per gestire l’emergenza. Quell’Asp che ha sulla coscienza il caro Calogero Rizzuto e il bravo Salvatore Arena. Quell’Asp che non ha comunicato ai cittadini siracusani lo stato della crisi Covid per intere settimane. Quell’Asp guidata dall’avvocato (ci tiene in maniera particolare) Ficarra, che minaccia querele invece di battersi il petto e fare “mea culpa”, incapace di rimuovere il Direttore Sanitario, ma come quel personaggio di manzoniana memoria, ha aspettato che scadesse il contratto per non rinnovarglielo. L’incapacità di gestire la crisi Covid19 passa anche attraverso il mancato coinvolgimento dei medici di base e di muoversi nelle pieghe di una politica sanitaria assurda, che persegue il modello Lombardia con tutti i disastri che sono emersi in questo 2020, non mi sembra che ne da presidente dell’Ordine e ne da Direttore Sanitario abbia affrontato questo tema. Da presidente dell’Ordine dei Medici, non mi sembra si sia schierato contro il Direttore Generale dell’Asp, quando questo mandava in ferie o spostava i dirigenti medici ritenuti “colpevoli” della gestione della crisi. Ora ritorna ad essere presidente dell’Ordine dei Medici con una elezione con un sistema elettorale assurdo e con una esigua maggioranza di solo 70 voti di differenza con la lista arrivata seconda, ma che gli garantisce la maggioranza assoluta dei consiglieri eletti. Ma lista arrivata seconda ha però dimostrato che i medici siracusani non sono tutti piegati ad una logica di esercizio del potere che ha il sapore di vecchi rituali affiliativi.
Sul concetto di aver tenuto lontana la Politica (si mi ostino a scriverla con la P maiuscola, perché ancora ci credo) avrei qualcosa da dire. Ho come la sensazione che molti dei neo consiglieri dell’Ordine, hanno un passato e un presente politico molto attivo e mi dispiace dirlo la maggior parte svolto nelle file del centro destra. Io non voglio pensare, se no penso male e poi va a finire che ci azzecco (il divo Giulio aveva sempre ragione), ma iniziano ad essermi chiare certe dinamiche attuate durante i mesi caldi del Covid19, sulla difesa della dirigenza Asp da parte di certi soggetti politici, sulla scelta di certi presidi ospedalieri anziché altri e sul fatto che il CoronaVirus si sia fermato al ponte sul fiume Cassibile e di come i presidi ospedalieri nella zona sud non siano diventati centri Covid. Infine la mobilitazione online con la petizione sulla piattaforma Change.org con i suoi 10.000 sottoscrittori piano piano sta vedendo i suoi frutti, attendiamo sempre la rimozione del Direttore Generale così da poter aspirare ad un vero ricambio della sanità siracusana.
Giuseppe Patti