Il ministro Provenzano: la democrazia non è minacciata dai migranti
"La democrazia è messa in discussione dall'insicurezza che spesso affligge le nostre quotidianità, e che non è data dai poveri disperati che arrivano a Lampedusa, ma che è nata dalla paura nelle nostre vite della mancanza di una sicurezza sociale". Così Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud e la Coesione territoriale, in un passaggio del suo intervento a Marzabotto per la commemorazione dell'eccidio nazifascista del 1944. "La democrazia è oppressa", ha aggiunto, "dai muri dell'indifferenza, come quello che per troppo tempo si è alzato sul Mediterraneo e che ci ha impedito di guardare al Sud del mondo e ai drammi che vi si consumavano".
Un muro, prosegue, che ci ha impedito di guardare "a quei naufragi che ieri abbiamo tutti ricordato, a quelle perdite di vite umane che erano lo specchio della nostra perdita di umanità. E allora io quella data (3 ottobre, ndr) vorrei ricordarla domani quando l'Italia si darà una nuova legislazione sull'immigrazione e quando porteremo avanti la battaglia in Europa per gestire i flussi migratori con diritto e umanità".