Dl rilancio, la Cgil di Palermo: scarsa adesione a sanatoria colf
La Cgil Palermo incontra nel pomeriggio colf e badanti che hanno presentato domanda di regolarizzazione del posto di lavoro con la sanatoria prevista dal Decreto rilancio. A Palermo sono state 1.099 le domande presentate, di cui 1.032 da parte di colf e badanti e 67 di braccianti agricoli. Altre città siciliane, come Ragusa, hanno presentato 2.232 domande di emersione (2.005 da lavoratori agricoli e 227 di lavoratori domestici). A Messina il dato è stato di 1.719 domande (1366 domestici e 353 braccianti) e Catania sono state 1.088 le domande presentate (791 colf e badanti e 297 in agricoltura). Al Sud è in testa Napoli con 19.239 domande presentate, di cui 17.426 per lavoro domestico e 1.813 per il lavoro subordinato in agricoltura. "In proporzione al numero di abitanti, a Palermo l'emersione dal lavoro nero ha avuto un impatto basso rispetto a città paragonabili, come Napoli - dice il segretario Cgil Palermo Francesco Piastra - Questo dimostra che il problema dell'alta diffusione di lavoro nero non ha ovviamente trovato soluzione nei comparti per i quali il governo aveva emanato i provvedimenti nei mesi scorsi e che il lavoro nero, nella nostra realtà, continua a essere una grave emergenza in tutti i settori. Adesso dobbiamo consentire a questo primo nucleo di cittadini emersi con la sanatoria di fare rete per diffondere l'importanza del lavoro regolare. All'assemblea di oggi vogliamo spiegare a cosa serve il sindacato e cosa prevede il contratto". "Il bilancio è stato deludente, e stata un'occasione persa per quanti lavorano in nero, tra i quali sono tantissimi i lavoratori e e le lavoratrici migranti - dice Bijou Nzirirane, responsabile ufficio migranti Cgil Palermo - Era quasi scontato, perché la decisione di avviare la regolarizzazione era lasciata tutta nelle mani dei datori di lavoro".