L'omicidio di un boss di Acerra, eseguite due misure cautelari
Sono due gli arresti per l'omicidio di un ras di un clan di Acerra, nel Napoletano. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a una misura di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli nei confronti di un 29enne domiciliato a Qualiano e un 34enne Marano, gia' noti alle forze dell'ordine e che devono rispondere di omicidio volontario, porto e detenzione illegale di arma da fuoco e ricettazione, reati aggravati dalle modalita' e finalita' mafiose. L'indagine riguarda la morte di Paquale Tortora (nella foto), 54enne esponente apicale dell'omonimo clan, ucciso ad Acerra il 20 maggio scorso, ed e' stata complessa, anche con l'intervento del Ris di Roma. Visionate le immagini di decine di telecamere di videosorveglianza, sia pubbliche che private, e analizzato minuziosamente un imponente flusso telefonico, per il quale sono stati utilizzati avanzati software appositamente concepiti. Cosi' si sono individuati i due come esecutori materiali dell'omicidio maturato negli ambienti camorristici locali, per cui sono tuttora in corso approfondimenti per delinearne i contorni. Per l'omicidio sono state utilizzate una pistola di grosso calibro, rubata anni prima nel Salernitano, gettata poco dopo l'azione di fuoco sotto un ponte tra Acerra e Pomigliano d'Arco, e un'auto sottratta in un paese del napoletano a dicembre 2019. Sia l'arma che la vettura sono state ritrovate dai militari dell'Arma nel corso delle indagini e il Ris di Roma ha condotto accertamenti scientifici, risultati poi determinanti per l'identificazione di uno degli indagati. Il 29enne qualianese, il 21 giugno scorso, era stato gia' arrestato dai militari del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, perche' trovato in possesso di una pistola clandestina, diversa da quella usata per commettere l'omicidio.