Dpcm, spacca la maggioranza: per Matteo Renzi va modificato
Ancora alta tensione nella maggioranza dopo il varo del Dpcm con la stretta sulle attività di ristorazione, cinema e teatri, palestre e luighi di attività sportiva. E mentre Conte spiega che le scelte fatte non sono tate facili, mentre il ministro Dario Franceschini replica alle proteste del mondo dello spettacolo Iv va all'attacco. ma è tutti contro tutti nella maggioranza con il vice presidente del Pd Andrea Orlando che dice senza mezzi termini: "Ricordo nitidamente i giorni nei quali i ministri, finito il cdm, andavano in piazza a manifestare contro il governo. Tempi assai più semplici di questi eppure non andò bene allora, per il governo ma ancor più per il Paese". Così il vicesegretario del Pd Andrea Orlando attacca, su twitter, chi in queste ore sta attaccando il governo per il dpcm.
"La recrudescenza della pandemia pone il Paese, ancora una volta, di fronte alla necessità di dover trovare un difficile equilibrio tra salute ed economia, ma il punto di caduta dell'ultimo Dpcm è troppo penalizzante nei confronti di molte attività che negli ultimi mesi hanno speso soldi e impegno per adeguarsi ai protocolli di sicurezza. Tutto ciò in aggiunta agli enormi sacrifici fatti per provare a rientrare dalle perdite ingenti registrate durante il lockdown. Per questo, come ha ben detto Matteo Renzi, il Dpcm va modificato". Lo dichiara, in una nota, la presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio Marietta Tidei (Italia Viva). "Le chiusure anticipate dei ristoranti, se così si possono chiamare dato che un ristorante per cena non aprirà più, rappresentano una mannaia senza precedenti, così come lo stop alle palestre e ai centri sportivi e ai cinema e ai teatri. Nel Dpcm è prevalso un pregiudizio nei confronti di settori cruciali per l'economia e per la vita del Paese senza il supporto di dati e senza adeguate giustificazioni. Le restrizioni vanno necessariamente riviste", conclude Tidei.