Bimbo morto nel naufragio dei migranti, Procura Agrigento apre fascicolo
La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo d'inchiesta - a carico di ignoti - per il naufragio verificatosi, mercoledì scorso, in acque libiche, circa 30 miglia a Nord delle coste di Sabratha. Una tragedia in cui hanno perso la vita sei migranti, fra cui un neonato di 6 mesi originario della Guinea. Le ipotesi di reato, al momento avanzate, sono naufragio e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Tutta l' indagine è della Procura di Agrigento, con a capo Luigi Patronaggio e il suo vice Salvatore Vella, perché è a Lampedusa (Ag) che sono approdati i primi naufraghi: una donna incinta, la mamma diciassettenne e il cadavere del piccolo Youssef. Le indagini vengono, al momento, portate avanti su un fronte di 360 gradi, tenendo conto anche delle problematiche relative alla giurisdizione internazionale. L' inchiesta è infatti finalizzata anche ad accertare eventuali ritardi nei soccorsi, dopo l'allarme lanciato dalla Open Arms che è intervenuta in acque libiche. Oltre al cadavere del piccolo Youssef, che è stato trasferito a Lampedusa insieme alla giovane madre che si trova adesso nel Centro di prima accoglienza dell'isola, i corpi delle altre cinque vittime sono stati portati, dalla Open Arms a Trapani, dove è avvenuto il trasbordo di tutte le persone soccorse su una nave quarantena.
YOUSSEF SEPOLTO A LAMPEDUSA
E' stato seppellito nel cimitero di Lampedusa (Ag) il neonato di 6 mesi, originario della Guinea, che mercoledì ha perso la vita dopo il naufragio a 30 miglia dalla costa libica. La piccola bara bianca è stata tumulata nell'area del cimitero dove ci sono già dei migranti senza nome, vittime di altre sciagure del mare. Sul terreno, oltre a dei mazzi di fiori e candele, è stata collocata una specie di lapide in cui è scritto il nome del piccino: Ysuf Ali Kanneh, la data e il luogo di nascita: 26.04.2020, Libia. E' stata realizzata all'interno dello scafo di un'imbarcazione che è sormontata da un arcobaleno, mentre la data del decesso: 11.11.2020 è stata inserita, con la scritta Mediterraneo, in fondo al mare. Ad assistere alla piccola cerimonia funebre e alla tumulazione della bara c'era anche la mamma del piccino: una diciassettenne. Presente anche il parroco dell'isola: don Carmelo La Magra.