Bankitalia, turismo in piena crisi: pernottamenti diminuiti del 60%
Il turismo è tra i comparti che in Sicilia più hanno risentito della crisi derivante dalla pandemia e dalle misure di contenimento del contagio. Secondo i dati della Regione siciliana, rileva l'aggiornamento congiunturale della Banca d'Italia, i pernottamenti nel periodo gennaio-agosto sono diminuiti del 60 per cento circa, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il calo e' stato piu' accentuato per gli stranieri e per gli esercizi alberghieri. I flussi turistici si sono pressochè annullati nei mesi di aprile e maggio; nei mesi successivi la ripresa ha interessato soprattutto il turismo nazionale: ad agosto le presenze di connazionali erano di poco inferiori rispetto a dodici mesi prima. La dinamica del trasporto aereo ha riflesso quella dei flussi turistici. Nei primi otto mesi del 2020 il traffico passeggeri negli aeroporti siciliani e' drasticamente calato (-63,9 per cento), in maniera abbastanza omogenea tra gli scali regionali. Il traffico si e' quasi azzerato nei mesi di aprile e maggio, periodo in cui erano in vigore i provvedimenti di limitazione degli spostamenti da e verso l'Isola, per poi ripartire gradualmente nei mesi successivi. Ad agosto il numero di passeggeri era ancora inferiore del 41,2 per cento rispetto a dodici mesi prima (del 60,3 per i voli internazionali). Il traffico stradale, rilevato dall'Anas nei tratti di sua competenza, e' nettamente diminuito nei mesi primaverili; con la fine del lockdown i volumi di traffico sono progressivamente cresciuti pur mantenendosi su livelli leggermente piu' bassi rispetto agli stessi mesi dell'anno precedente (-8,0 per cento a luglio, -5,0 ad agosto).