Covid, a Floridia 87 nuovi positivi ma per l'Fsi - Usae i contagiati sono di più
Tre persone di Floridia ricoverate in Malattie Infettive per il covid a Siracusa, situazione stabile per quanto riguarda i contagi nelle ultime 24 ore e perplessità del sindacato Fsi - Usae sui dati trasmessi dall'Asp di Siracusa al Comune.
Per il sindacato sarebbero di più i soggetti positivi al virus a Floridia. Tanta carne al fuoco che preoccupa la popolazione che non riesce a capire il perchè la carica virale sta minando la serenità dei ventitremila residenti. Dai dati ufficiali trasmessi quest'oggi dall'azienda sanitaria locale, i nuovi positivi sono 87 e 17 le persone che si trovano in isolamento fiduciario.
Da quanto si apprende, i floridiani ricoverati in ospedale sono tre uomini. Presentano patologie respiratorie ed hanno un'età che varia dai 40 ai 60 anni. Non siamo di fronte a pazienti ultraottantenni.
Il segretario territoriale della Fsi - Usae di Siracusa, Renzo Spada (nella foto), sui contagi a Floridia, ha scritto una lettera alla Prefetta di Siracusa, Giusi Scaduto ed al direttore generale dell' Asp, Lucio Ficarra per chiedere come stanno ufficialmente le cose. La lettera è datata 18 novembre, ma soltanto ora apprendiamo il contenuto. "Vorremmo dei chiarimenti sul numero reale delle persone contagiate. Il Comune parla di curva in flessione, ma dai dati in nostro possesso, siamo in condizioni di affermare che non possono essere considerati soltanto i tamponi effettuati direttamente dall'Asp, ma vanno sommati quelli che vengono eseguiti nei laboratori privati, così come affermato in una nota dell'assessorato regionale alla Salute dello scorso 24 settembre. Se questa procedura non viene applicata - prosegue Spada - ci troveremmo di fronte ad un dato epidemiologico falsato".
Il sindacato lamenta inoltre il fatto che i soggetti che sono risultati positivi al covid dopo il tampone in laboratori di analisi privati, vengono abbandonati per tanto giorni dalla struttura sanitaria pubblica, che non si informa neppure del loro stato di salute. "E' inaccettabile lasciare al proprio destino i pazienti che seppur in isolamento, rimangono in attesa dei tamponi molecari che vengono eseguiti dall'Asp dopo il periodo di quarantena".