Sgominate 12 piazze di spaccio a Catania, 80 in carcere e 9 ai domiciliari
Ottanta persone arrestate, compresi due minorenni, nove poste ai domiciliari, quattro all'obbligo di dimora e otto a quello di presentarsi alla polizia giudiziaria. Sono i numeri dell'operazione 'Skanderbeg' dei carabinieri del comando provinciale di Catania che hanno sgominato i gestori di 12 'piazze di spaccio' operative nel rione San Giovanni Galermo, storica 'roccaforte' del traffico e della vendita di droga nel capoluogo. Un settore che, secondo stime degli investigatori, in quella zona 'fattura' 120mila euro al giorno. Un blitz per il quale il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha espresso "soddisfazione" e ringraziato le Forze dell'ordine per "l'impegno senza sosta e la capacità operativa anche anche in questa difficile fase emergenziale" a "salvaguardia della legalità e della sicurezza dei cittadini". Secondo la ricostruzione della Dda di Catania, i gruppi che gestivano le piazze "godevano di un'ampia autonomia, ma agivano comunque sotto il diretto controllo del clan Nizza della 'famiglia' mafiosa Santapaola-Ercolano che imponeva ai 'capi piazza' il rifornimento esclusivo dello stupefacente", imponendo quantità e prezzo della droga. Ogni piazza aveva un capo che operava sotto la supervisione di Lorenzo Michele Schillaci che era delegato anche a dirimere i contrasti interni ai gruppi. Che erano molto attivi: le riprese video dei carabinieri, ricostruisce la Dda, hanno consentito di "registrare centinaia e centinaia di cessioni di dosi di droga giornaliere, organizzate imprenditorialmente con precisi orari di lavoro e turnazioni che coprivano l'intero arco della giornata". L'indagine dei militari dell'Arma ha anche permesso di accertare la disponibilità di armi da fuoco pronte ad essere utilizzate in caso di richiesta di spedizioni punitive da parte del clan Nizza. In occasione dei festeggiamenti del 31 dicembre 2018, tra l'altro, Schillaci e altri due responsabili di una importante piazza di spaccio, Mario Maurizio Calabretta e Giambattista Spampinato, sono stati ripresi mentre festeggiavano l'arrivo del nuovo anno esplodendo colpi di Kalashnikov e di pistola, nonostante la presenza di più persone, compreso un bambino, e mentre il pusher della piazza continuava a spacciare. A dare un contributo alle indagini anche due nuovi collaboratori di giustizia: Dario Caruana e Silvio Corra. Quest'ultimo è stato il reggente del clan Nizza, sostituendo Schillaci come responsabile della cosca dopo il suo arresto l'8 novembre del 2019. In locali in uso al boss, all'epoca, furono trovati e sequestrati 60.000 euro, la "carta degli stipendi", la "carta delle estorsioni" e la "carta delle piazze di spaccio". Parte dei proventi delle vendita della droga servivano, ricostruisce la Dda di Catania, anche al mantenimento delle famiglie degli affiliati in carcere. In particolare nella "carta" venivano indicate le iniziali di 43 detenuti con accanto la somma spettante alla famiglia per un importo totale mensile di circa 42.000 euro. Il procuratore Carmelo Zuccaro si è detto "particolarmente preoccupato del fatto che, soprattutto in questa situazione di crisi economica e sociale, si possa non avere la forza per recuperare pienamente alla legalità un territorio così importante, in cui tanti cittadini onesti operano, vivono ed auspicano che lo Stato faccia il proprio dovere". E per dare applicazione al protocollo 'Liberi di scegliere' già attuato in Calabria dall'attuale presidente del Tribunale per i minorenni Catania, Roberto Di Bella, gli ha segnalato il "coinvolgimento in questa operazione di entrambi i coniugi genitori di figli non ancora maggiorenni perché è giusto che in situazioni di questo genere anche i minori siano tutelati nella loro possibilità di poter crescere acquisendo elementi educativi importanti".
Soggetti destinatari di misura cautelare in carcere:
BARBAGALLO Giuseppe, classe 1998, già detenuto
BARBAGALLO Vincenzo, classe 1980
BARBATO Christian, classe 1996
BATTAGLIA Marco, classe 1969
BELGIORNO Giuseppe Emanuele, classe 1977
BELLANTI Salvatore, classe 1983
BELLIA Letizia, classe 1972
BIAZZO Giuseppe, classe 1994, già agli arresti domiciliari
BIAZZO Simone, classe 1999, già agli arresti domiciliari
BONACETO Antonino, classe 1994, già agli arresti domiciliari
CALABRETTA Andrea, classe 1992, già agli arresti domiciliari
CALABRETTA Mario Maurizio, classe 1988, già agli arresti domiciliari
CALÌ Antonio, classe 1984
CALÌ Gianluca, classe 1988
CASTAGNA Orazio, classe 1993
CAUDULLO Domenico, classe 1998
CELANO Salvatore, classe 1990
CIPRIANO Hermann, classe 1996
CONSOLI Concetto Renato, classe 1968
DANUBIO Orazio, classe 1983
DE LUCA Antonino, classe 1994
DE LUCA Damiano, classe 1990
DI BENEDETTO Luciano, classe 1977, già agli arresti domiciliari
DI MAURO Simone, classe 1998
DI PASQUALE Alessandro, classe 1970
DI PASQUALE Dario, classe 1995
DI PASQUALE Francesco, classe 1995
FICHERA Giuseppe Benedetto Simone, classe 1993, già agli arresti domiciliari
FINOCCHIARO Francesco, classe 1993, già agli arresti domiciliari
FRANCESCHINO Antonino Silvestro, classe 1997
FURNARI Fabio, classe 1990
FURNARI Gabriele, classe 1992
GENNARO Filippo, classe 1971, già detenuto
GIUDICE Simone, classe 2000
GRASSO Giovanni, classe 1996
GRASSO Ignazio, classe 1960
GRECO Lucia, classe 1998
ILARDO Alessandro, classe 1999
LA CHINA Salvatore, classe 1998, già agli arresti domiciliari
LANZAFAME Natale, classe 1988, già agli arresti domiciliari
LA PIANA Antonino Andrea, classe 1986
LA PIANA Vincenzo, classe 1961
LA ROSA Carlo Giovanni, classe 1992
LONGO Antonio, classe 1973, già detenuto
MAIURI Raffaele Ferdinando, classe 1990
MARCANZÒ Antonio, classe 1990
MASCI Pietro, classe 1982, già agli arresti domiciliari
MASOTTA Felice, classe 1972
MIRABELLA Giuseppe, classe 1998
MUSUMECI Alessandro, classe 1986, già agli arresti domiciliari
MUSUMECI Salvatore, classe 1996
NICIFORO Concetto, classe 1996
PATTI Fabio, classe 1984
PLATANIA Giovanni, classe 1994, già agli arresti domiciliari
PREVITE Massimiliano, classe 1994, già agli arresti domiciliari
PRIVITERA Carmelo, classe 1962
PRIVITERA Ignazio, classe 1964
PRIVITERA Stefano, classe 1987
RAINERI Graziella, classe 1964
RAINERI Pietro Alessio, classe 1995
RAPISARDA Giuseppe Paolo, classe 1982
RAPISARDA Nazzareno, classe 1958
RAPISARDA Piero, classe 1980, già detenuto
SANFILIPPO Antonino, classe 1976
SAPUPPO Giuseppe, classe 1962
SAPUPPO Santo, classe 1966, già detenuto
SCALIA Carmelo, classe 1992, già detenuto
SCHILLACI Lorenzo Michele, classe 1968, già agli arresti domiciliari
SPAMPINATO Carmelo, classe 1971, già agli arresti domiciliari
SPAMPINATO Giambattista, classe 1990, già detenuto
STRANO Natale, classe 1995.
TOMASELLI Alessandro, classe 1976, già detenuto
TROVATO Antonino, classe 1988
TUDISCO Francesco, classe 1980
VACCALLUZZO Maurizio, classe 1989, già agli arresti domiciliari
VALASTRO Dario, classe 1984
VECCHIO Alessandro, classe 1988, già agli arresti domiciliari
ZUCCARO Samuele, classe 1996
Soggetti destinatari di misura cautelare degli arresti domiciliari:
COPPOLA Orazio Salvatore, classe 1973
GUERRERA Eugenio, classe 1998
LANZAFAME Giovanni Michele, classe 1995
NUCCIO Emmanuel, classe 1998
PRIVITERA Maurizio, classe 1973
RUSSO Christian, classe 1999
SCALIA Giuseppe Samuele, classe 1975
SQUILLACI Oreste, classe 1972
VINCIGUERRA Domenico, classe 1991
Soggetti destinatari di misura cautelare dell’obbligo di dimora:
ALLEGRA Cirino Nicola, classe 1977
IERNA Marianna, classe 1988
MAIURI Vanessa Sheila, classe 1995
RIVOLI Giuseppe, classe 1991
Soggetti destinatari di obbligo di presentazione alla P.G.:
AIELLO Concetto, classe 1970, già agli arresti domiciliari
FRANCESCHINI Nicola, classe 1947
ILARDO Giuseppe, classe 1962
MAIURI CARMELO, classe 1963
MARCANZÒ Salvatore, classe 1972
MINNELLA Eugenio, classe 1991, già detenuto
RAINERI Giuseppe Santo, classe 1968
SPERANZA Ignazio Christian, classe 1991
Soggetti destinatari di misura cautelare in istituto Penitenziario Minorile:
LA ROCCA Pietro Michael, classe 2001
I.K., classe 2003