Giornata contro la violenza alle donne, incremento del 16% dei reati a Catania
Videoconferenze con studenti con funzionari della Questura e con operatori di un centro antiviolenza cittadino, la "Stanza rosa", un apposito spazio riservato, distante dalla zona "operativa" dell'ufficio di polizia e dedicato alle audizioni protette delle vittime: sono alcune delle iniziative organizzate dalla Polizia di Palermo a tutela delle donne e per la sensibilizzazione dei cittadini sulla violenza di genere.. Lo ricorda, in una comunicato, la Questura di Palermo. Nel raffronto dei dati relativi a gennaio-settembre del 2019 e del 2020, si è registrato un incremento, non generale ma in termini percentuali, dei femminicidi: nel 2019, 2 su 10 omicidi, nello stesso periodo 2020, 2 su 4. La Polizia dedica particolare attenzione anche alla tutela delle vittime dei reati di stalking e violenza di genere. Alle vittime offre l'assistenza di operatori specializzati e particolarmente sensibili al fenomeno, in grado di coniugare alla capacità di ascolto elevate competenze investigative. Le statistiche dei reati commessi a Palermo, anche in questo caso il periodo preso in esame è gennaio -settembre 2019 ed il corrispondente del 2020, tratteggiano un leggero incremento, probabilmente legato al periodo di lockdown. Nel 2019 sono stati commessi 331 atti persecutori, 448 maltrattamenti contro familiari e conviventi ed 82 violenze sessuali, nello stesso periodo del 2020, 337 atti persecutori, 517 maltrattamenti contro familiari e conviventi mentre sono diminuite a 54 le violenze sessuali.
Un trend in aumento nella provincia di Catania dei casi di violenza sulle donne è emerso da una analisi dei dati statistici fatta dalla Polizia di Stato di Catania che ha emesso 67 ammonimenti, con una contrazione del fenomeno registratasi solamente durante il periodo del lockdown ed ampiamente superata nei mesi successivi. I dati sono stati resi noti dalla Questura di Catania in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Gli agenti della Questura durante il primo lockdown sono intervenuti diverse volte in situazioni di violenza domestica o maltrattamenti. I dati relativi all'adozione della misura dell'ammonimento per atti persecutori parlano di un incremento del 16% nel periodo successivo al lockdown (da giugno 2020 a oggi) rispetto allo stesso periodo del 2019. Massima attenzione è stata data anche ai cosiddetti "reati spia" che consentono agli operatori della Polizia di Stato di prognosticare il possibile degenerare di situazioni familiari: nell'area di Catania e della sua provincia nel 2020 si sono registrati 220 reati di atti persecutori e 347 reati di maltrattamenti a familiari e/o conviventi. Sul fronte della prevenzione/repressione, nello stesso periodo sono stati 15 gli arresti operati dagli uomini delle Volanti per reati di maltrattamenti in famiglia, violenza di genere o su minori; 21 sono state le persone denunciate Di grande utilità si è rivelata l'app YOUPOL, attraverso la quale la Polizia di Stato ha raccolto 41 segnalazioni, di cui 27 in forma anonima e 14 da parte di utenti registrati.
Da gennaio a settembre dello scorso anno e durante gli stessi mesi del 2020, si è registrato un incremento dei reati persecutori contro le donne che sono passati da 144 a 163 e una diminuzione dei maltrattamenti che da 196 passano a 145 e delle violenze sessuali che da 20 diminuiscono a 13. E' il dato fornito oggi dalla Questura nella provincia di Siracusa nella giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Sono più di 30 le donne vittime di violenza che nel 2020 sono state accolte nelle 'stanze di ascolto' create, dove possibile, nelle caserme dei Carabinieri di Siracusa e provincia. Un luogo dove sentirsi al sicuro e denunciare violenze e soprusi, portando spesso con sé anche minori. _ "Si tratta di reati odiosi ma purtroppo frequenti, se si considera che finora, nel solo 2020, i comandi Carabinieri presenti nella provincia di Siracusa hanno tratto in arresto in flagranza di reato per reati di maltrattamenti ed atti persecutori (stalking) ben 17 persone e denunciate 11, sempre sotto lo stretto coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa che ha dedicato anche sessioni specifiche in favore delle forze di polizia - afferma il comandante provinciale dei Carabinieri colonello Giovanni Tamborrino - E un dato rilevante che comunque conferma il vivo impegno che l'Arma pone nell'azione di contrasto al fenomeno".
Sono state 95 le denunce presentate dall'entrata in vigore del "Codice Rosso", nel luglio del 2019, ai comandi dei carabinieri del Ragusano a seguito delle quali sono state arrestate in flagranza o su ordinanza di custodia cautelare 13 persone e denunciate 82 per maltrattamenti in famiglia, stalking o violenza. Sono stati eseguiti 19 provvedimenti di "allontanamento da casa" o del "divieto di avvicinamento alla vittima", emessi dall'Autorità Giudiziaria. I dati sono stati resi noti dal Comando dei carabinieri di Ragusa in occasione delle Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Il comando provinciale dei carabinieri di Ragusa ha aderito all'iniziativa promossa dalla locale sezione del Soroptimist International Italia colorando di arancione l'ingresso delle Caserme della Tenenza di Scicli e della Stazione di Ragusa Ibla dove in forza di un protocollo d'intesa appositamente sottoscritto a livello nazionale fra l'Arma e Soroptimist, è stata realizzata la "Stanza tutta per sé" per garantire alle donne vittime di violenza le migliori condizioni per poter essere ascoltate in un luogo sicuro e protetto. Quale segno di totale sostegno e impegno da parte di tutta l'Arma anche la facciata della Caserma del Comando Provinciale è stata simbolicamente colorata di arancione.