Avola, botta e risposta tra opposizione e Presidenza del consiglio comunale
"Quest’oggi non saremo presenti nella riunione dei Capigruppo consiliari per manifestata e vibrata protesta, perché riteniamo particolarmente grave la sempre crescente mancanza di rispetto istituzionale da parte della presidenza del consiglio comunale e del presidente che, con scarso senso di dignità istituzionale, la impersona". I capigruppo consiliari Nuccio Inturri, Nino Amato, Fabrizio Alia, Sebastiano Rossitto, solo per protesta, diserteranno la riunione dei Capigruppo per manifestare il disappunto al Presidente del consiglio comunale di Avola, Fabio Iacono, ma continueranno a far sentire vigorosamente la loro voce fino a quando non saranno assicurate le minime condizioni di agibilità democratiche, ripetutamente calpestate da plurime, numerose e ingiustificate convocazioni d’urgenza. Da ultimo, il 16 dicembre 2020 il Presidente convocava, sempre in via d’urgenza, la riunione dei Capigruppo per programmare il prossimo Consiglio comunale; detta riunione veniva poi, lo stesso giorno, senza nessuna giustificazione né garbo istituzionale, rinviata “a data da destinarsi”. Dopo una settimana esatta, il 23 dicembre 2020 il Presidente del Consiglio comunale di Avola ha convocato di nuovo una riunione “urgente” (evidentemente ancora più urgente della precedente ingiustificatamente annullata) per il 24 dicembre alle 15:30, senza, così come di sua abitudine, consultare nessun Capogruppo politico, certamente senza consultare i sottoscritti. Fissare una riunione la vigilia di natale senza consultare nessuno e con 24 ore di preavviso è segno di totale improvvisazione, o come nella migliore tradizione politichese si convocano riunioni in giorni improbabili e senza preavviso perché si vuole escludere di fatto la presenza dell'opposizione? Riteniamo che il perpetuarsi di questi atteggiamenti da parte del Presidente del consiglio comunale costituiscano una vera e propria mortificazione della partecipazione collettivamente democratica dei capigruppo ai lavori per il prossimo consiglio comunale. Tutto questo mentre il Presidente del Consiglio continua ad organizzare i lavori in solitudine, senza consultare nessuno e imponendo, come nelle precedenti riunioni, giorno e ora né fornendo uno straccio di calendario argomentativo. Assumeremo questo atteggiamento di formale protesta fino a quando il Presidente del consiglio comunale non si deciderà a cambiare comportamento rispettando le minoranze, convocando la conferenza dei capigruppo nei modi e nei tempi previsti e dando la possibilità a ognuno di partecipare ai lavori".
Non si è fatta attendere la replica del presidente Fabio Iacono: " I consiglieri firmatari hanno perso un altra occasione per tacere. Nessuno violazione delle regole democratiche da parte mia il quale nel pieno rispetto del regolamento comunale e delle funzioni che mi sono state affidate, pur in un giorno prefestivo, non si é tirato indietro nell'esercizio delle sue funzioni al fine di portare in Consiglio un provvedimento importante quale la nomina del Collegio dei revisori dei conti senza la quale si blocca la macchina amministrativa - dice Iacono -. Qui la differenza tra chi agisce nell'interesse collettivo e chi agisce per tornaconto elettorale con disprezzo delle istituzioni disertanto la riunione dei capigruppo. Non si abbandonano le sedi istituzionali ma si partecipa, si duscede e si avanza anche con toni forti il proprio dissenzo. Certo per partecipare occorre e sapere argomentare! Ma cosa argomentare cosa? "