Azione sul 'rimpastino' alla Regione: "Scelta surreale, giunta tutta al maschile"
"Il 2020 verrà ricordato anche come l'anno in cui il presidente della Regione Siciliana ha creato gli assessori in pectore, noti in qualche modo all'establishment politico ma ignoti ai siciliani perché Musumeci ne custodisce ancora i nomi nel segreto del cuore". Così Giangiacomo Palazzolo, responsabile nazionale legalità di Azione. "La vicenda del rimpastino siciliano - continua - con il passare delle ore è divenuta sempre più surreale: mentre i nomi dei due nuovi assessori correvano nei corridoi dei Palazzi, e addirittura sui mezzi di informazione con tanto di congratulazioni o lamentele dei compagni di partito, il presidente della Regione ha scelto il silenzio e di non rendere pubblica la notizia del giuramento e della nomina dei due assessori quasi che Scilla e Zambuto fossero due cardinali/assessori in pectore per i quali il presidente/pontefice si è riservato di renderne pubblica la nomina. Musumeci si è reso anche protagonista di un'altra scelta surreale e antistorica: una giunta totalmente al maschile. Con questo teatrino Musumeci è entrato decisamente in competizione diretta con il suo predecessore Crocetta".
(Nella foto Bernadette Grasso, unica assessore donna silurata dal governo Musumeci)