Tribunale di Palermo, "niente verbale se l'ora del ticket della sosta è scaduto"
Una società si è vista recapitare un verbale di contestazione di violazione del Codice della Strada per sosta oltre la scadenza della scheda parcheggio. Ritenendolo illegittimo, ha deciso di impugnarlo innanzi al Giudice di Pace di Palermo.
In primo grado il Giudice di Pace ha dato torto alla società, la quale ha deciso pertanto di ricorrere in appello, con l’assistenza dell’avvocato Rosalia Gagliardo.
Accogliendo le ragioni della società, con la sentenza 3528/2019 il Tribunale di Palermo, in funzione di giudice di appello, ha affermato che la sosta oltre la scadenza del tagliando non costituisce illecito amministrativo. Le sanzioni, infatti, possono essere irrogate soltanto per la mancata esposizione della scheda parcheggio e non per la diversa ipotesi contestata.
Il Tribunale è giunto a tale conclusione citando altre sentenze di merito e riportandosi ai pareri espressi dal Ministero delle Infrastrutture, secondo cui “il protrarsi della sosta oltre il termine per il quale è stato effettuato il pagamento non si sostanzia in una violazione di obblighi previsti dal Codice, ma si configura come una inadempienza contrattuale”.
Il verbale impugnato è stato quindi annullato, con condanna del Comune al pagamento delle spese di lite. Così, il Comune di Palermo è passato dal richiedere alla società 37,98 euro per sanzione e spese di notifica al dover pagare alla società le spese dei due gradi giudizio per oltre cinquecento euro. La notizia è stata resa nota ora in quanto il Comune non ha ritenuto di ricorrere in Cassazione e, pertanto, la sentenza del Tribunale di Palermo è passata in giudicato.
Gli automobilisti potranno così citare il precedente favorevole per far annullare i verbali illegittimi.