Mafia, politica e appalti nell'Agrigentino: 11 in carcere e uno ai domiciliari
Operazione antimafia "Oro Bianco": i carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno dato esecuzione a 35 provvedimenti, tra cui 11 misure cautelari in carcere ed uno ai domiciliari per associazione a delinquere di tipo mafioso. L'accusa per gli indagati è di essersi avvalsi della forza di intimidazione della mafia per commettere gravi delitti, acquisire la gestione o il controllo di attivita' economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e servizi pubblici e procurare voti eleggendo propri rappresentanti in occasione delle consultazioni elettorali. Tra gli arrestati figurano fiancheggiatori di Giovanni Brusca, appartenenti alla famiglia stiddara che uccise barbaramente il giudice Rosario Livatino e politici locali.
Fra i destinatari delle misure cautelari, richieste dalla Dda di Palermo ed eseguite dai carabinieri del reparto Operativo del comando provinciale di Agrigento, c'è anche un consigliere comunale di Palma di Montechiaro. L'operazione antimafia, denominata "Oro bianco", che è ancora in corso, è stata effettuata con l'impiego di oltre 200 unità dell'Arma territoriale, dello squadrone Cacciatori, dei nuclei cinofili ed elicotteri.
Determinanti, per l'inchiesta che ha portato all'operazione "Oro bianco", sono state anche le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta di Favara . Quaranta ha spiegato che "a Palma di Montechiaro a gestire ogni cosa c'è Rosario Pace, inteso 'cucciuvì'". I rapporti con il reggente della famiglia mafiosa di Cosa Nostra di Palma di Montechiaro - stando a quanto emerge dall'inchiesta - sono di stretta collaborazione. Quella scoperta a Palma di Montechiaro non è la tradizionale Cosa Nostra, ma ne ricalca lo schema organizzativo. Ed è per questo che la Procura di Palermo contesta il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Il "paracco" è gruppo criminale che non fa parte di Cosa Nostra, ma ne ha tutte le caratteristiche organizzative. Come la stidda si affianca alla mafia, di cui subisce l'autorità, ma si muove in autonomia. Quaranta ha descritto le "famigghiedde" costituite da una decina di persone, i "paraccari", e hanno una struttura gerarchica composta da capi, sottocapi, capidecina e tutti si mettono sotto l'ombrello di protezione dell'associazione criminale.
Fra i 12 arrestati dell'operazione "Oro bianco", 11 sono finiti in carcere e uno ai domiciliari. I provvedimenti sono stati firmati dal gip del tribunale di Palermo su richiesta del procuratore aggiunto Paolo Guido e dei sostituti Calogero Ferrara, Pierangelo Padova, Claudio Camilleri e Gianluca De Leo. Fra gli arrestati Rosario Pace, considerato il capo, e il consigliere comunale di Palma di Montechiaro Salvatore Montalto. Tra i tentativi di estorsione svelati dall'indagine dei carabinieri ci sarebbe quello ai danni del gruppo di imprese che si è aggiudicato un appalto da due milioni e trecento mila euro nell'ambito del "Contratto di quartiere".