Coronavirus a Gela è zona rossa ma avrà altre restrizioni
A Gela l'attivazione della zona rossa sarà accompagnata da ulteriori restrizioni previste con un'ordinanza emanata dal sindaco Lucio Greco. Chiuderanno per una settimana parrucchieri, barbieri e centri estetici; studi professionali, legali e di consulenza; imprese che operano nell'ambito dell'edilizia privata e impiantistica. Rimarranno chiusi fino al 31 gennaio cimiteri, ville comunali, giardini pubblici, fiorai, mercati comunali alimentari e non alimentari, asili nido, ludoteche, attività rivolte all'infanzia e centri sportivi. Sono sospese le scuole di ballo, di danza, di musica e recitazione. L'attività motoria e quella sportiva individuale è consentita solo nei pressi della propria abitazione. "La curva - ha detto il sindaco - si è alzata vertiginosamente durante le festività. L'impennata si è registrata a causa di feste e festini, cene e cenette, pranzi e pranzetti. Tutto è legato al fatto che è aumentato il numero delle persone che lavorano fuori e poi fanno ritorno in città, alla carenza di strutture sanitarie e ricettive per ospitare persone in quarantena, carenza di forze dell'ordine e vigili urbani. Quella gelese è una società fragile, indisciplinata e priva del senso civico. Questa non a caso è la capitale dei giovani impegnati in attività illecite, la città che in provincia ha il più alto tasso di dispersione scolastica e non è un caso, proprio legato alla mancanza di rispetto delle regole, che sia anche la capitale dell'abusivismo edilizio. Nei prossimi giorni vi saranno controlli a tappeto perché non possiamo più scherzare e giocare". Attualmente a Gela si registrano 825 casi di Coronavirus e di questi 36 sono ricoverati. Finora sono decedute 32 persone, quasi tutte in questa seconda ondata.