I ristoratori di Palazzolo scrivono a Conte e Musumeci: siamo al fallimento, aiutateci
I ristoratori di Palazzolo Acreide sono oramai con l'acqua alla gola. Così hanno deciso di scrivere una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci ed al loro sindaco, il leghista Salvatore Gallo.
"Con la presente i ristoratori del Comune di Palazzolo Acreide, a seguito delle nuove restrizioni imposte dagli interventi normativi del Governo Nazionale e Regionale, intendono sottoporre una serie di richieste, dovute alla preoccupante situazione economica e sociale che, in questo momento storico, si sta vivendo particolarmente
Palazzolo Acreide, che conta circa 8.500 abitanti, è un paese ricco di beni archeologici e monumentali, di storia e di cultura, che fonda quasi completamente la propria economia sul settore turistico, vantando una ristorazione di eccellenza con 32 ristoranti, 3 pasticcerie e 12 bar, con un indotto complessivo che dà lavoro a circa 400 persone. Una economia in crescita e con slanci sempre nuovi negli ultimi anni, grazie ad una attività di promozione che ha portato la presenza di sempre maggiori turisti e la necessità di effettuare nuovi investimenti sul territorio, ha visto una frenata improvvisa e inaspettata nell’ultimo anno, a seguito delle restrizioni normative nazionali e regionali dovute alla pandemia del Covid-19. Purtroppo, soprattutto nel Sud Italia, ed in particolare in Sicilia e in Provincia di Siracusa, territori in cui l’economia si basa essenzialmente sul turismo, il Coronavirus ha provocato una profonda crisi del settore della ristorazione, che ormai può dirsi giunto allo stremo e al fallimento. Gli stessi aiuti ricevuti in questo ultimo anno, che avrebbero dovuto mitigare le conseguenze delle chiusure prolungate, sono risultati insufficienti a fronteggiare le spese correnti e a sostenere le famiglie che vivono di ristorazione.
Alla luce di quanto detto, gli scriventi ristoratori del Comune di Palazzolo Acreide richiedono di voler valutare i seguenti provvedimenti a favore dell’indotto della ristorazione: sospensione immediata di tutte le rate su mutui ipotecari, mutui chirografari, prestiti personali e leasing, contratti per sia l’attività che a titolo personale; sostegno integrale per il pagamento dei canoni di locazione dei locali sia per le attività che per le civili abitazioni dei ristoratori;
sostegno integrale per il pagamento delle utenze delle attività; versamento dei contributi INPS per tutto il periodo di emergenza; annullamento di tutte le cartelle esattoriali pregresse; riconoscimento di un sostegno economico mensile legato al carico familiare e alle effettive esigenze personali e familiari; sostegno economico mensile ai dipendenti licenziati e che non fruiscono di cassa integrazione.
Con la presente, quindi, i sottoscritti, in attesa di un Vostro cortese riscontro, da oggi inizieranno una manifestazione di protesta civile ad oltranza, per richiedere più attenzione verso l’intero comparto e, nella fattispecie, per vedere riconosciuta l’adozione dei provvedimenti indicati che aiuterebbero concretamente il settore a non disperdere i sacrifici e gli investimenti di una vita.