Welfare, firmato un protocollo tra Confederali ed i Comuni della Valle dell'Anapo
Promuovere politiche di sostegno, riconfermare e potenziare il welfare pubblico come strumento funzionale per lo sviluppo economico e sociale. E ancora, attenuare e ridurre i rischi causati dalla crisi economica e dal Covid e accorpare in un fondo unico e vincolato tutte le risorse destinate alle politiche sociali”.
Questi sono solo alcuni dei punti del protocollo d’intesa siglato da Cgil e Spi Cgil, Cisl e Fnp Cisl e Uilp Uil e Uil Siracusa, guidate rispettivamente da Roberto Alosi e Valeria Tranchina, Vera Carasi e Vito Polizzi, e Luisella Lionti ed Emanuele Sorrentino, insieme ai Comuni dell'Aod “Valle dell’Anapo” (Buccheri-Buscemi-Canicattini Bagni-Cassaro-Ferla-Palazzolo Acreide-Sortino) dopo la videoconferenza di ieri.
L’Aod è il primo, tra i 4 Distretti nel territorio provinciale, a sottoscrivere il protocollo e scegliere di costituire un tavolo permanente sulle politiche sociali.
“È pesantissima la crisi che ha colpito il territorio del Siracusano determinando una forte perdita di posti di lavoro. – hanno commentato i segretari - E sono numerose anche le famiglie con serie difficoltà ad accedere ai servizi socio sanitari assistenziali. Non è più possibile continuare così. Per superare questa fase occorre, quindi, rinnovare l’efficienza della Pubblica Amministrazione e sostenere lo sviluppo sociale ed economico attraverso adeguate ed efficaci politiche di spesa.”
Per l'attuazione del protocollo, ai quali si è giunti anche grazie all’apporto dell’ANCI Sicilia rappresentata dal vice presidente Paolo Amenta, sarà istituito, a livello distrettuale, un "tavolo di lavoro" permanente per analizzare gli obiettivi, monitorare azioni e processi e valutare i risultati. Ne faranno parte quattro rappresentati designati dal Distretto socio-sanitario e da tre rappresentanti sindacali.
“Le Organizzazioni sindacali, confederazioni e pensionati, - hanno aggiunto i segretari - sono nelle condizioni, a pieno titolo, di individuare le priorità del bisogno sociale attraverso una mappatura reale e aggiornata del territorio.
Le ingenti risorse già stanziate ai Distretti socio-sanitari, pari a milioni di euro per migliorare la qualità della vita dell’intera comunità – hanno concluso Alosi, Carasi, Lionti, Tranchina, Polizzi e Sorrentino – possono incidere anche nella riduzione della povertà e migliorare il livello di assistenza domiciliare a disabili, non autosufficienti e anziani.”