Palazzo di giustizia di Modica da utilizzare, appello del Comitato Pro Tribunale a Casini
Una lettera al senatore Pierferdinando Casini: è stata inviata dal Comitato Pro Tribunale di Modica all’uomo politico che il 29 gennaio del 2004, quando era presidente della Camera dei deputati, inaugurò il Palazzo di giustizia di Modica. Una lettera che vuole essere anche un appello alla politica nazionale attraverso uno degli uomini più rappresentativi e longevi del Parlamento italiano. Al senatore Casini, il portavoce del Comitato, l’avvocato Enzo Galazzo, espone quelli che sono i paradossi dell’edilizia giudiziaria in provincia di Ragusa: da un lato, l’abbandono e il rischio di degrado del nuovissimo Palazzo di giustizia di Modica; dall’altro, le criticità strutturali dell’immobile che ospita, a Ragusa, il Tribunale ignorando la legittima richiesta di sicurezza nei posti di lavoro la cui mancanza è stata più volte denunciata.
“La disturbo – afferma Galazzo nella lettera - nel nome di un comune, fraterno amico, venuto troppo presto a mancare: Peppe Drago. Fu infatti per Peppe che Lei il 29 gennaio 2004 visitò Modica e presenziò alla cerimonia di inaugurazione del Palazzo di giustizia, struttura - come inutilmente da troppo tempo ripetiamo - moderna, capiente ed antisismica. A quella inaugurazione, accompagnata dai più favorevoli auspici, ha fatto seguito a poco più di nove anni, la paradossale soppressione del Tribunale risalente al 1361. Il Comitato ha avviato numerose iniziative, tese al ripristino del Tribunale, confidando nei formali impegni contenuti nei programmi di Governo succedutisi dal maggio 2018 ad oggi, ma senza risultati o, almeno, al suo parziale utilizzo a servizio del Tribunale di Ragusa ai sensi dell'art. 8, comma 4 bis, del Decreto Legislativo 155/2012. Non hanno avuto maggior fortuna gli sforzi del Comitato nazionale per la "Giustizia di Prossimità", costituito nel luglio del 2018 per iniziativa dei tre Tribunali siciliani soppressi (Modica, Nicosia e Mistretta) né gli impegni assunti da parlamentari del territorio e dallo stesso Ministro della Giustizia in occasione dell'incontro del 19 marzo 2019”.
“Giorni fa – continua la lettera - abbiamo letto uno stralcio della relazione del Ministro Bonafede sulla edilizia giudiziaria del seguente tenore:"Altro settore di particolare attenzione attiene alla obsolescenza degli edifici, al degrado degli spazi della giustizia e alla inadeguatezza dimensionale delle strutture, esasperata dalle esigenze di distanziamento imposte dalla pandemia. Una delle linee di finanziamento, dell'ammontare di 470 milioni di euro, è perciò dedicata alla realizzazione di nuove cittadelle giudiziarie e alla riqualificazione delle strutture esistenti, in un'ottica green e di sicurezza sismica. Ebbene, noi dell'ex Circondario di Modica viviamo l'ulteriore paradosso di disporre di una struttura antisismica, nuova e dismessa, a fronte del Palazzo di Giustizia di Ragusa del quale i Capi di quell'Ufficio denunciano, sin dal 2010, gravi criticità strutturali ed invocano, inascoltati, interventi di adeguamento. E’ facile, per chi non intende intervenire, parlare di strumentali tentativi campanilistici. Il 29 gennaio 2004 Lei ebbe a dire: "Emerge oggi da Modica un messaggio positivo di speranza e di apertura che mi auguro possa costituire la prima pietra di un nuovo, solido e duraturo patto tra cittadini, le istituzioni rappresentative e il mondo della giustizia". Noi – conclude l’avvocato Galazzo - confidiamo ancora in queste parole, nelle quali vorrà insistere assumendone il carico che potrà”.
Da sinistra: il senatore Riccardo Minardo, il presidente del Tribunale Aurelio Catra, il presidente della Camera Pierferdinando Casini, il sindaco di Modica Piero Torchi, il deputato Peppe Drago. (FOTO ANDREA MALTESE).