Pro Loco di Marzamemi chiede incontro alla Sovrintendenza per il restauro dell'ex chiesa
La Chiesa sconsacrata di Marzamemi, interessata a lavori di restauro, fa esplodere a Pachino una polemica senza precedenti. L'edificio che non aveva il tetto, ha avuto la copertura in legno, la facciata è ancora rustica ed il portone che è stato collocato è un po' chic, che nulla a che a vedere con il contesto di piazza Regina Margherita. Anche se il contesto è un po' particolare con un palazzone, ex Poste, trasformato in B&B, che si affaccia sulla piazza. Più di 300 mila euro sono stati spesi per quello che dovrebbe diventare il museo del mare. Ma si tratterebbe di una mini esposizione, quasi a conduzione familiare, per via della superficie limitata.
Adesso sulll'opera interviene la Pro Loco di Marzamemi, che chiede un incontro con la Sovrintendenza. "Abbiamo sempre avuto a cuore solo ed esclusivamente la salvaguardia, la tutela e la corretta valorizzazione di un patrimonio unico (che meriterebbe di essere riconosciuto tale anche dall’Unesco) quale è quello del borgo di Marzamemi. E proprio per questo, per poter esprimere il punto di vista della nostra comunità su alcuni aspetti del restauro dell’antica chiesetta della tonnara - scrivono i dirigenti della Pro Loco - chiediamo un incontro ufficiale con i responsabili della Soprintendenza che lo stanno curando. Siamo infatti convinti della assoluta validità dell’articolo 9 della Carta Costituzionale: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” e vogliamo offrire il nostro modesto contributo, in maniera costruttiva, perché il paesaggio e il patrimonio sono una proprietà collettiva”. Tanta l'indignazione sul restauro nei social network da parte dei pochi residenti e dai pachinesi.