Minacce a giornalisti, videoconferenza a Ragusa col presidente dell'Ordine
Si è svolta a Ragusa una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con la partecipazione, in videoconferenza, del Presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Giulio Francese (nella foto) al fine di fare un punto di situazione sul diffuso fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti ed operatori del settore della stampa e della comunicazione.
Il prefetto, Filippina Cocuzza, ha sottolineato la necessità di rafforzare le iniziative di prevenzione e di contrasto delle diverse forme di minaccia rilevate attraverso un confronto con il qualificato vertice siciliano della categoria.
Il Presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia ha rappresentato le numerose difficoltà che incontra la categoria, anche a seguito dell’attuale emergenza sanitaria, oltre che per effetto dei social media che contribuiscono sovente alla diffusione di notizie prive di fondamento, anche a causa dell’aumento delle testate on line di minore rilievo che, in base alla normativa vigente, non necessitano di registrazione né di un direttore responsabile, circostanze che finiscono per compromettere inevitabilmente la qualità dell’informazione. Il Presidente dell’Ordine ha inoltre evidenziato la necessità di una revisione dell’intera normativa del settore anche al fine di porre un argine al fenomeno delle fake news ed ai casi di esercizio abusivo della professione che non sempre emergono e vengono perseguite, come invece avviene per altre categorie di professionisti.
Quanto al fenomeno delle minacce rilevate nei confronti dei giornalisti, il Presidente dell’Ordine ha espresso apprezzamento per la vicinanza sempre mostrata dalle Istituzioni alla categoria e per l’impegno incessante delle Forze di polizia , riaffermando la più ampia disponibilità dell’Ordine a fornire ogni utile contributo informativo al fine di favorire lo scambio di notizie sul fenomeno in argomento che è fonte di gravi tensioni per la categoria specie con riferimento all’uso diffuso dell’istituto della querela spesso utilizzata quale deterrente per condizionare l’informazione.