Sci, sorpresa a Cortina: Luca De Aliprandini è 'Gigante d'argento'
Miracolo a Cortina. E' proprio il caso di dirlo visto che l'Italia, con Luca De Aliprandini, è riuscita a conquistare nel gigante uomini la sua seconda medaglia ai mondiali di sci - un argento dopo l'oro di Marta Bassino in parallelo - in una disciplina in cui pareva un'impresa al limite dell'impossibile. Il trentino Luca, infatti, ha 30 anni ed è da parecchio tempo nel circo bianco. Mai era però riuscito a salire sul podio. Per lui solo qualche buon piazzamento tra i top ten nonostante un talento da tutti riconosciuto, di solito magari bravissimo in una manche ma meno nell'altra. Insomma, sembrava che gli manicasse quel quid che in gara fa la differenza. In questa stagione - a S. Caterina e Adelboden - l'azzurro aveva ottenuto come miglior risultato, per lui ma anche per tutta la squadra, due sesti posti. "E' una emozione indescrivibile fare il mio primo podio proprio ai Mondiali di Cortina, in casa. Ormai sono da tanti anni che mi dicono che sei bravo. Ma il podio non arrivava mai e questa cosa era diventato un peso e mi stavo quasi rassegnando - ha raccontato felicissimo De Aliprandini, originario della val di Non - nella prima manche ho attaccato. E' andato tutto così bene che mi sono quasi sorpreso del mio secondo posto dietro Pinturault. Poi tra una manche e l'altra il tempo è passato rapidamente e sono riuscito a restare a tranquillo anche se tutti mi chiedevano 'adesso cosa fai?' Nella seconda ho attaccato ancora. E' incredibile quel che è successo". Nelle parole del neo vicecampione del mondo c'è anche un po' di rivalsa: "Ci sentivamo il brutto anatroccolo, per tanti anni siamo stati anche insultati, presi in giro. Oggi si è visto a cosa è servito il tanto lavoro che abbiamo fatto tutti, dai tecnici a noi atleti". La medaglia è un enorme stimolo per il futuro, ma anche il traguardo per una passione partita da lontano "quando vedevo Tomba in tv e volevo diventare come lui. Mi ha chiamato per farmi i complimenti". La lunga pista labirinti di Cortina si è rivelata selettiva, con un muro iniziale per ben 15 porte, poi dossi e infine una parte più filante. Il fondo - con temperature ormai primaverili - è rimasto duro ma mosso e con grip sul muro, mentre nella parte centrale era ghiaccio scivoloso lucidato dal sole e più morbido sul finale. Insomma, tre tipi diversi di neve da dominare. De Aliprandini ha avuto la certezza di una medaglia appena tagliato il traguardo della manche decisiva ed era secondo dietro il suo grande amico, il francese Mathieu Faivre. Poteva essere bronzo ma l'argento glielo ha consegnato la caduta del favorito Alexis Pinturault, l'ultimo a scendere dopo aver dominato al prima manche, tradito dal fondo scivoloso. Una caduta che ha anche assegnato l'oro - il secondo del mondiale - a Faivre e che ha tirato sul podio l'austrico Marco Schwarz, anche lui ormai plurimedagliato. Per l'Italia l'ultimo podio in gigante era stato il bronzo di Manfred Moelgg nel 2013 a Schladming. "E' una giornata meravigliosa. Non ci posso credere. Non ero mai andato sul podio e sono arrivato qui senza particolare pressione. Ma dopo che avevo il secondo tempo nella prima manche ho tentato duro nella seconda ed ho attaccato ancora. E adesso festeggio con Michelle che è stata qui a fare il tifo per me. Lei ha la sua medaglia ed io la mia", ha detto ancora l'azzurro riferendosi alla sua fidanzata, la svizzera Michelle Gisin, bronzo in combinata. Domani a Cortina penultima gara iridata con lo slalom speciale donne. L'americana Mikaela Shiffrin va a caccia del settimo titolo mondiale. Avversarie la slovacca Petra Vhlova e l'austriaca Katharina Liensberger. L'Italia si affida a a Federica Brignone, Anita Gulli, Martina Peterlini ed Irene Curtoni. Brignone ha detto che è proprio lo slalom speciale la disciplina in cui durante gli allenamenti sente di andare meglio. In attesa di un'altra sorpresa.