Bagno di folla a Vittoria ai funerali dello scultore Arturo Di Modica
Una folla commossa ha partecipato a Vittoria ai funerali di Arturo di Modica, lo scultore siciliano che per tanti anni ha vissuto a New York dove ha realizzato la sua opera più famosa, il "Toro che ringhia", il Charging Bull, potente simbolo di ripartenza a Wall street, all'epoca in piena recessione finanziaria. A Vittoria oggi è stato proclamato il lutto cittadino. La camera ardente è stata visitata da tantissime persone, esponenti della cultura, dell'arte e del mondo politico. Tra gli amici che hanno reso omaggio all'artista anche il maestro pasticcere Nicola Fiasconaro, che ha rivelato un progetto al quale stava lavorando con lo scultore: "Ho avuto l'onore di condividere con lui - ha ricordato - emozioni, affetto e grandi sogni, come quello di realizzare, utilizzando il cioccolato di Modica, l'opera che lo ha reso celebre nel mondo, il Toro. Un progetto che da anni ci vedeva impegnati e che mi impegnerò a realizzare per farlo diventare realtà". L'idea, ha spiegato Fiasconaro, darà vita ad una creazione ambiziosa e scenografica, che vedrà la luce non appena la generale situazione sanitaria ne consentirà la messa a punto in totale sicurezza. Tra le altre iniziative anche la proposta di intitolare all'artista scomparso la piazza dove è stato collocato il "Cavallo ipparino", l'opera realizzata da Di Modica nella sua città e inaugurata alcuni anni fa, dopo il suo rientro a Vittoria dagli Stati uniti.
Cordoglio anche da parte del Senatore Giuseppe Zhu, Presidente Associazione Cina-Italia di Shanghai per la scomparsa dell’artista Arturo di Modica. Le sue sculture sono disseminate di tutto il mondo, dal toro che aleggia davanti alla Borsa di Wall Street, il “Wall Street Bull”, a quello progettato e creato per il Bund Financial Plaza all'apertura dell'Expo 2010 di Shanghai.
“Ho conosciuto il maestro Arturo di Modica a New York, il 9 marzo 2009 - afferma il Senatore Giuseppe Zhu - Rimasi molto colpito dai suoi tori simboleggianti la forza possente e la capacità di rinascita del popolo americano di risollevarsi nei momenti difficili, (come il crollo delle quotazioni alla Borsa di Wall Street nel 1987). Ma anche il popolo cinese è resiliente e si è rialzato tante volte, da pestilenze, dittature e ora anche da una Pandemia. Gli chiesi così di creare un’installazione anche per Shangai.
La statua raffigurante un toro in bronzo sul Bund di Shanghai, oggi è diventata il simbolo dell’amicizia cina-Italia. In questo momento il mio pensiero va alla moglie, Stefania Drago e alle sue figlie, Marianna e Nadia. Che possano avere la forza di andare avanti, con la consapevolezza che Arturo con la sua arte, ha lasciato un segno indelebile”.