Conversazioni sull'Islam venerdì 26 sulla pagina Facebook del museo di Noto
Venerdì 26 febbraio, alle 17, sulla pagina Facebook del Museo Civico di Noto, si svlgerà una diretta Facebook dal titolo “Conversazione sull’Islam Siciliano”, ideata e promossa da Turné in Sicily di Noto e dall’Associazione culturale VIA di Modica, con la regia dell’associazione culturale Herakles. L’evento sarà tenuto dal professore Giuseppe Labisi, ricercatore presso l’Università di Costanza (Germania) e di Bordeaux Montaigne (Francia). La conversazione sull’Islam Siciliano è stata concepita come una occasione per parlare di uno dei momenti d'oro della storia dell'isola.
Poco meno di tre secoli di dominio islamico hanno, infatti, lasciato segni indelebili di una civiltà che ha molto contribuito allo sviluppo della cultura siciliana. La cultura islamica ha consentito all'isola di far parte del panorama culturale e intellettuale che andava dalla Spagna all'India, passando per l'Egitto, la Siria e la Persia. Le sue tracce sono tuttora visibili nel paesaggio a livello agrario, storico e artistico, nei buffi racconti della tradizione orale del saggio/sciocco Giufà e nei versi dei poeti arabi di Sicilia. Noto antica, a tale riguardo, custodisce nella sua storia preziose testimonianze di cultura araba e si presta ad essere un luogo di memoria in grado di svelare questa identità, magari celata, ma che trova nei versi del poeta netino Ibn Hamdis la sua massima espressione.
Dopo una breve introduzione sull’Islam, fondamentale per capire la cultura materiale islamica, si entrerà nel merito del periodo islamico siciliano illustrandone le tappe storiche e sociali fino al periodo normanno, nonché le principali testimonianze artistiche dell’Islam in Sicilia attraverso la mediazione normanna. Si parlerà inoltre del lascito culturale islamico nelle tradizioni siciliane.
Giuseppe Labisi ha conseguito il dottorato in archeologia islamica congiuntamente alla Sapienza Università di Roma e all’Université Panthéon-Sorbonne di Parigi con una tesi sull'architettura domestica del primo periodo islamico. Ha continuato gli studi e la ricerca fra Italia e Iran, pubblicando diversi articoli e una monografia sull'architettura del primo periodo islamico e le tradizioni islamiche siciliane. Attualmente vive a cavallo fra la Sicilia e Teheran ed è condirettore e responsabile di diversi progetti archeologici, fra cui uno in Sicilia sul monte Altesina (Enna). Parteciperà all'evento il Centro provinciale di istruzione adulti di Ragusa.
NELLA FOTO la moschea di Palermo, già chiesa di San Paolino dei Giardinieri.