Palermo, i lavoratori della Tmi proclamano lo stato di agitazione
Stato di agitazione a partire da lunedì presso la Tmi, azienda che lavora per le stazioni elettriche e telefoniche di Telecom, Vodafone e Huawei e che ha diverse sedi in Sicilia. A proclamarlo la Fiom Cgil Palermo e la Fiom Cgil Catania. L'azienda ha comunicato l'intenzione di modificare il contratto nazionale applicato ai lavoratori, e di passare da quello dei metalmeccanici a quello delle telecomunicazioni. Lo stato di agitazione scattato prevede il blocco del lavoro straordinario, delle trasferte e delle ore viaggio. "Abbiamo già manifestato la nostra opposizione al cambio di contratto e più volte chiesto all'azienda di conoscere le motivazioni ma non riteniamo sufficienti le risposte arrivate, riferite a esigenze di natura aziendale - dichiarano Francesco Fori, di Fiom Palermo e Nunzio Cinquemani, segretario generale Fiom Catania - Il passaggio di contratto sarebbe svantaggioso per i lavoratori. Abbiamo esaminato già le ricadute negative assieme alla Slc e l'unica strada percorribile sarebbe quella di un accordo di armonizzazione contrattuale per non fare perdere ai lavoratori neanche un centesimo ma anzi migliorare le condizioni lavorative, a partire dal riconoscimento di quanto previsto nel contratto dei metalmeccanici". I lavoratori della Tmi attendono inoltre anche il saldo relativo ad alcune retribuzioni del 2020 e il saldo del welfare.