Storia di Zlatan Ibrahimovic
Una delle figure più carismatiche nel mondo del calcio è senz’altro rappresentata da Zlatan Ibrahimovic. La punta svedese di origine jugoslava ha militato in squadre importantissime, ossia Ajax, Juventus, Inter, Milan (in cui gioca tutt’ora, avendo fatto ritorno dopo svariati anni), PSG, Manchester United e Barcellona. In tutti questi anni, Ibrahimovic ha sempre dimostrato di essere un autentico fuoriclasse, un giocatore in grado sia di cambiare la partita, sia di trainare la squadra grazie al grande carisma in suo possesso.
La storia di Ibrahimovic però è fatta anche e soprattutto di rivalsa, e di un passato difficile, contraddistinto dal contesto sociale in cui è cresciuto: i sobborghi di Malmö, in Svezia, quartieri molto popolati da immigrati, e nei quali il tasso di criminalità e di povertà sono a livelli preoccupanti. Ecco la storia di Zlatan Ibrahimovic, dagli albori all’esperienza attuale al Milan, con alcune statistiche tratte dai più importanti siti di scommesse.
Storia di Ibra
Zlatan Ibrahimović è nato il 3 ottobre 1981 a Malmö in Svezia da Sefik Ibrahimović (padre, bosniaco e musulmano) e Jurka Gravić (madre, di discendenza croata cattolica e in parte albanese).
Ha iniziato a giocare a calcio quando ha ricevuto per la prima volta un paio di scarpe da calcio, all’età di 6 anni. Ha giocato per l'FBK Balkan, un club composto principalmente da migranti jugoslavi, per il Malmö BI e poi per il Bk Flagg. È diventato titolare per il club della sua città, il Malmö FF, da appena adolescente.
A 15 anni, il giovane Zlatan è arrivato molto vicino al salutare la sua carriera calcistica, per ottenere un lavoro al porto di Malmö: il suo allenatore, che doveva aver previsto il futuro in qualche modo, lo ha convinto a non smettere di giocare. Zlatan Ibrahimović è stato vittima di abusi e bullismo, anche nel calcio, ma ha mostrato resilienza e ha convertito tutto questo in fiducia, sviluppando lui stesso un carisma fuori dal comune.
Ajax e Juventus
L'allenatore dell'Arsenal, Arsene Wenger, non riuscì a convincere Ibrahimovic a giocare nei Gunners, così il 22 marzo 2001 l'Ajax ingaggiò con successo lo svedese per 8,7 milioni di euro. Il 22 agosto 2004, ha portato su di sé l'attenzione del grande pubblico quando ha segnato un magnifico gol in solitaria contro il NAC Breda, superando cinque avversari. La rete ha vinto il premio di gol dell'anno dai telespettatori di Eurosport.
Ibrahimovic è stato ceduto alla Juventus per 16 milioni di euro il 31 agosto 2004, dove è entrato subito in formazione titolare e ha segnato 16 gol, che ha portato i bianconeri al vertice della Serie A. A fine stagione, Zlatan Ibrahimovic è stato nominato calciatore straniero di Serie A dell'anno e nel novembre 2005 ha ottenuto il premio come miglior calciatore svedese dell'anno.
Inter, Barcellona e Milan
Dopo l’esperienza alla Juventus, Ibrahimovic si trasferisce all’Inter, dove vince 3 scudetti di fila e attira ancora di più l’attenzione delle big di tutta Europa, anche e soprattutto grazie alle strepitose giocate che riesce a fare in partita.
Approda dunque al Barcellona, ma l’esperienza - seppur incredibilmente positiva - paradossalmente non è da incorniciare come altre. Nonostante riesca a vincere un campionato spagnolo, due Supercoppe di Spagna, una Supercoppa UEFA e una Coppa del Mondo per Club, quando viene chiamato a dare una prestazione decisiva in Champions stecca, creando malumori nell’ambiente blaugrana.
Si trasferisce quindi al Milan, dove vince uno scudetto e una Supercoppa.
PSG, Manchester United, L.A. Galaxy e ritorno al Milan
Dopo la breve parentesi rossonera Ibrahimovic torna in Europa, dapprima al PSG, dove vince quattro campionati e svariate coppe, poi al Manchester United, con il quale ottiene un trofeo europeo: l’Europa League nella stagione 16/17. Prima di tornare al Milan, in cui attualmente milita, nella stagione 19/20 gioca negli Stati Uniti, ai Galaxy di Los Angeles.