Maria Grazia Cucinotta gira un documentario per il governo cinese
"Dopo un anno a casa, mio marito e mia figlia non vedevano l'ora che me ne andassi!", racconta Maria Grazia Cucinotta a "Gente", in edicola da venerdi' 30 aprile. L'attrice e' appena tornata da due mesi in Cina, dove ha girato un documentario per il governo di Pechino, per il quale si e' sottoposta a una rigida quarantena di tre settimane. "E' stato faticoso ed estenuante resistere, ma ne e' valsa la pena perche' poi ero libera. La Cina e' un Paese Covid free". La Cucinotta la frequenta da sedici anni. "Amo la Cina per l'energia e la voglia di fare: li' volere e' potere, e' la nuova America".
Oggi anche i divi di Hollywood fanno film cinesi, lei e' stata una pioniera...
"Vero, ma all'epoca in Italia mi guardavano come fossi pazza.
Pero' io li' registravo un grande entusiasmo, che mi faceva sentire viva. Negli anni ho fatto film di ogni genere, ma soprattutto d'azione e di fantascienza, dove e' piu' facile giustificare la mia fisicita', cosi' diversa dalla loro. I cinesi sono apparentemente freddi, ma quando ti aprono il cuore sono come i siciliani". In questi giorni e' protagonista del cortometraggio Sacrificio disumano di Pierfrancesco Campanella. "E' una tragedia:
ogni anno in Italia scompaiono molti minorenni. Se ne parla pochissimo perche' dietro ci sono poteri forti come spiega il nostro breve film, tratto da una storia vera".