Carcere di Augusta, aggredito un altro agente penitenziario: la protesta dei sindacati
Non finisce l’escalation di violenza all’interno della Casa Reclusione di Augusta! Dopo le aggressioni avvenute il 27 e 30 Aprile scorso – denunciate dalle Organizzazioni sindacali - si registra un nuovo grave episodio di violenza nei confronti di un Poliziotto Penitenziario.
A pagarne le spese è l’ennesimo Assistente Capo della Polizia Penitenziaria che, ieri mattina, verso le ore 11.30 è intervenuto per sedare una colluttazione tra due detenuti. Il collega nel tentativo di ripristinare l’ordine è stato a sua volta aggredito ed è stato costretto a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso dell’Ospedale “Muscatello” di Augusta con una prognosi di 6 giorni.
Praticamente la situazione sta superando il limite della sostenibilità e della sopportabilità. Ormai andare a lavorare alla Casa Reclusione di Augusta per il personale è come andare in guerra. Non si può giocare con la vita delle persone! Situazione ormai nota a tutti, dalla Ministra della Giustizia all’Amministrazione Penitenziaria sia a livello centrale che regionale che alla Politica e all’opinione pubblica.
Il personale non è più disposto a subire angherie di ogni genere da parte di taluni facinorosi, dagli insulti, alle minacce, alle aggressioni senza che nessuno muova un dito.
Ormai è palese che all’autorità dirigente della Casa Reclusione di Augusta stia sfuggendo di mano la gestione dell'ordine e la sicurezza, perché non è possibile che in poco meno di una settimana si siano verificate tre aggressioni al personale, con prognosi che vanno dai sei ai venti giorni. Aggressioni che, ad Augusta si susseguono da oltre 6 mesi.
Adesso basta, è ora che lo Stato faccia sentire la propria presenza all’interno della Casa Reclusione di Augusta!!!