Livatino proclamato Beato: cerimonia stamane in Cattedrale ad Agrigento
"Accogliendo il desiderio del cardinale Montenegro, concediamo che il venerabile servo di dio Angelo Rosario Livatino d'ora in poi sia chiamato beato e che, ogni anno, si possa celebrare la sua festa il 29 ottobre". E' con queste parole che il giudice Livatino è stato proclamato beato nel corso di una cerimonia solenne celebrata nella cattedrale di Agrigento.
In contemporanea il reliquario dove è contenuta la camicia indossata dal beato il giorno in cui venne ucciso dalla mafia è stato collocato in una teca della cattedrale. Si tratta di un reliquiario realizzato in argento martellato e cesellato.
"Da quel nove maggio la nostra chiesa ha sentito il bisogno di conoscere meglio il nostro giudice". Lo ha detto l'arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro in occasione della messa di beatificazione di Rosario Livatino, il 'giudice ragazzino' ucciso dalla mafia.
"Queste motivazioni - ha continuato - ci hanno spinto ad avviare il processo di beatificazione, avendo la conferma da Papa Francesco. E' il primo giudice ad essere beato e' questo ci insegna che si possa essere beati con una vita semplice e coraggiosa. Il pensiero va adesso ai magistrati alle forze dell'ordine e ai politici vittime dell'attentato mafia".
Il Papa ha parlato della beatificazione di Rosario Livatino."Oggi ad Agrigento è stato beatificato Rosario Angelo Livatino, martire della giustizia e della fede nel suo servizio alla collettività come giudice integerrimo che non si è lasciato mai corrompere. Si è sforzato di giudicare non per condannare ma per redimere. Il suo lavoro lo poneva sempre sotto la tutela di Dio, per questo è diventato testimone del Vangelo, fino alla morte eroica. Il suo esempio sia per tutti, specialmente per i magistrati, stimolo a essere leali difensori della legalità e della libertà". Lo ha detto il Papa al Regina Caeli.
Credo sia un giorno di festa per tutta la Sicilia e non soltanto per noi siciliani, perche' la Chiesa riconosce beato un magistrato che ha saputo conciliare il Vangelo col valore del Codice penale, la parola di Cristo con la legge. E
proprio per questo ha pagato con la vita, perche' costituiva un esempio molto pericoloso per le organizzazioni criminali. Per questo la mafia ha voluto eliminarlo. Io credo che debba essere indicato come modello di vita, paradigma per tutti i giovani con i quali abbiamo il dovere di costruire, e stiamo costruendo, una nuova Sicilia".
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, oggi ad Agrigento, a margine della cerimonia di beatificazione del giudice Rosario Livatino, assassinato dalla mafia 31 anni fa.