Denise Pipitone, una lettera anonima e l'appello a un testimone: il caso vicino ad una svolta?
Una lettera anonima inviata al legale della famiglia, l'avvocato Giacomo Frazzitta, con elementi nuovi "che non erano conosciuti mediaticamente e che sono stati in parte riscontrati". Una "taglia" per coloro che forniranno notizie utili alle indagini, con una somma messa a disposizione non solo da un imprenditore italo americano ma anche da una associazione di volontariato.
A 17 anni di distanza dalla scomparsa di Denise Pipitone, la bimba rapita mentre giocava davanti casa a Mazara del Vallo, l'impressione è che la vicenda possa essere vicina a una svolta. Ne è convinto anche l'avvocato Frazzitta che mercoledì scorso, nel corso della trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?", ha chiesto all'anonimo di fare un passo ulteriore: "A questa persona, che ringrazio per il suo senso civico, chiedo di potersi mettere in contatto con me assicurando la massima riservatezza". Una richiesta ribadita ieri anche dalla mamma di Denise, Piera Maggio, con un appello accorato sui social. "Mi rivolgo alla persona della lettera anonima inviata al mio legale. Le chiedo di farsi sentire, nei modi che lei ritenga opportuno, faccia in modo di mettere fine a tutto questo dolore. Non solo noi, è l'Italia intera che glielo chiede". Fino a questo momento il testimone, che avrebbe raccontato nella sua missiva alcuni particolari importanti relativi alle fasi successive al sequestro, non si è ancora fatto sentire. L'avvocato Frazzitta, per ovvie ragioni, non rivela il contenuto della lettera ma si dice fiducioso sulla possibilità di proseguire questo "dialogo a distanza" e di potere disporre di altri elementi fondamentali per ricostruire la vicenda.