Barbagallo (Pd): dalla Regione niente ristori a cinema e aziende spettacolo
Ma che fine hanno fatto i ristori per i cinema e le imprese che operano nel settore spettacolo dal vivo? A
seguito dell'emendamento proposto dal PD ci sono cinque milioni di euro disponibili previsti sia dalla finanziaria 2020 sia in quella approvata quest'anno. E' stata anche pubblicata la graduatoria delle istanze ammissibili ma ancora, dopo 15 mesi, non e' stato sborsato neanche un centesimo. Tutto questo e' inaccettabile.
L'ennesima vergogna per un governo di incapaci". Lo dice in una nota il deputato e segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, che rivolge aspre critiche al Governo della Regione siciliana e all'assessore al Turismo che, "al di la' degli annunci di mera propaganda, non riesce a sbloccare le risorse nei confronti delle imprese ammesse attraverso un bando.
I soldi ci sono, questa e' la certezza. Cosi' come e' sicuro che - prosegue Barbagallo - questo governo e' incompetente e impreparato anche a predisporre atti di ordinaria amministrazione.
Sono stati infatti commessi una serie di errori gravi e di colpevoli omissioni sulla pelle degli operatori del settore".
"In primo luogo, anziche' predisporre gli atti subito, maggioranza e governo si sono resi protagonisti, nell'agosto 2020, di una imboscata in aula - afferma - per fare inserire tra i beneficiari della stessa disposizione anche qualche grosso elettore che nulla aveva a che vedere con il testo iniziale. In secondo luogo, la graduatoria definitiva e' stata approvata, con molta calma, solo a fine anno. E poiche' i provvedimenti di liquidazione non sono stati emessi prontamente, le somme hanno dovuto aspettare la "reiscrizione" nel nuovo bilancio 2021".
"Infine, piu' di recente, un ricorso al TAR proposto dall'Antitrust evidenzia errori da matita blu - spiega ancora Barbagallo - poiche' si lamenta l'esclusione delle imprese che operano in Sicilia ma con sede legale fuori dall'Isola".
"In definitiva, se l'assessore Messina e' convinto della regolarita' della procedura - aggiunge il segretario Dem - liquidi subito le somme. Se invece non lo e' riveda immediatamente la graduatoria accogliendo i rilievi proposti e facendo cessare la materia del contendere. Ma lo faccia presto, non c'e' piu' tempo da perdere: le imprese dello spettacolo dal vivo e i gestori dei cinema non possono piu' aspettare i comodi del governo. E poi, chiuda in bellezza: vada a casa, si ritiri, - conclude Barbagallo - perche' non e' in grado di gestire la cosa pubblica".