La tragedia della funivia, tutti scarcerati: per il Gip "Mancanza di indizi"
"Totale mancanza di indizi". Così scrive la giudice per le indagini preliminari di Verbania Donatella Banci Buonamici nell’ordinanza con cui sabato 29 maggio ha rimesso in libertà il gestore della funivia del Mottarone, Luigi Nerini, e il direttore di esercizio, Enrico Perocchio, mandando agli arresti domiciliari il capo servizio, Gabriele Tadini. I tre erano stati fermati mercoledì per l’incidente che domenica 23 maggio ha causato la morte di 14 persone (c’è solo un sopravvissuto, un bimbo di 5 anni; qui quello che sappiamo, e quello che ancora resta oscuro, della tragedia)
La gip ha, nei fatti, smontato il quadro della Procura. «Palese è al momento della richiesta di convalida del fermo e di applicazione della misura cautelare la totale mancanza di indizi a carico di Nerini e Perocchio che non siano mere, anche suggestive supposizioni», scrive, definendo il quadro indiziario, già «scarno», ancora «più indebolito» dagli interrogatori di ieri.