Modica Calcio, quei "Ragazzi dell'81": emozioni forti nel ricordo del campionato 1980-1981 a 40 anni dalla promozione in C2
Due giorni all'insegna dei ricordi, delle emozioni e del doveroso omaggio tributato a chi è stato meno fortunato e ha sicuramente guardato da lassù i suoi compagni di squadra di quella indimenticabile stagione del Modica calcio 1980-1981, conclusasi con la prima, storica conquista della C2. L'amarcord organizzato dall'Associazione "Visione Iblea" ha riunito a Modica un nutrito gruppo di giocatori che, a distanza di 40 anni, hanno risposto "presente" al richiamo del cuore rossoblù. I momenti esaltanti di quel campionato, con la guida tecnica di Gigi Bodi, sono stati rivissuti, martedì sera, nell'atrio del Palazzo di Città, con le testimonianze del presidente dell'epoca, Salvatore Macauda, e degli atleti che riuscirono in una impresa ritenuta, dagli addetti ai lavori, proibitiva e velleitaria. Il segreto di quella squadra, come è stato ribadito, fu il mix perfetto tra dirigenza, giocatori e tifosi. Ma, anche, la serietà di un tecnico che riuscì a forgiare il carattere di un manipolo di giovani diventati uomini nell'arco di poche settimane. L'entusiasmo della tifoseria fece il resto, tanto che, ancora oggi, quei giocatori arrivati dal Nord Italia portano, tra i loro ricordi più belli, proprio la permanenza a Modica.
Nel pomeriggio di martedì "I ragazzi dell'81" si sono dati appuntamento allo stadio "Vincenzo Barone" per una partitella con atleti locali e non sono mancati i "numeri" che hanno certificato, ancora una volta, la qualità tecnica di quella compagine.
In serata, nell’atrio di Palazzo San Domenico, al cospetto di un pubblico di protagonisti di quel momento, appassionati di calcio e tifosi del Modica, si è vissuto un amarcord di ricordi e di forti emozioni. L'amarcord,
è stato condotto dai giornalisti Salvatore Cannata e Viviana Sammito. L'evento è stato patrocinato dall’assessorato allo Sport del Comune, con l’assessore Maria Monisteri che ha portato il saluto dell’amministrazione. Sul palco si sono alternati il presidente di quel miracolo calcistico, Salvatore Macauda, tutto il gruppo dei genovesi ( Bodi junior, Bobba e Zappa) quello locale (Giannone, Rosa, Galazzo, Di Emanuele, Vindigni, Di Giacomo, Migliore), gli attaccanti Botte e Secondo, il terzino Pincio e l’allenatore in seconda di quella stagione, Tony Vendramini. In platea presenti anche gli ex rossoblù, Colucci, Francica e Bennardo, che quell’anno militavano nell’Akragas che conquistò il primo posto in classifica. Presente anche l’ex rossoblù Sebastiano Schiavo.
I momenti salienti di quel campionato sono stati rivissuti in un filmato d’epoca dell'emittente Teleuno dal titolo “I Rossoblù uno per uno”. Un lungo applauso ha accompagnato il ricordo di Cesare D'Agostino, uno dei protagonisti di quel campionato, scomparso di recente.
Ad aprire la serata, un omaggio doveroso all’indimenticato Pippo Macrì, morto il 31 marzo scorso, le cui gesta calcistiche e l’amore per la città sono state oggetto di un breve filmato.
E nella due giorni delle emozioni forti non poteva mancare l'omaggio a Pietro Scollo, indimenticato massaggiatore del Modica, anch'egli protagonista di quella promozione dalla serie D alla C2.
Nella mattinata del 2 giugno, una delegazione di giocatori di quel 1981 ( Migliore, Zappa, Rosa Colucci , Giannone, Galazzo, Bodi, Secondo, Botte, Di Emanuele e Bobba) hanno reso omaggio alla tomba dello "Zio Pietro", presente il figlio, Elio. Il capitano di quel tempo, Peppe Di Emanuele, ha deposto un bouquet di rose rossoblù ai piedi dell’edicola funeraria che raccoglie le spoglie di quell’uomo che seppe costruire un pezzo importante di quella gloriosa vittoria e che rimane un "simbolo" del calcio modicano.
NELLE FOTO: giocatori dell'81 e atleti locali al "Vincenzo Barone". Salvatore Cannata, il portiere Zappa, il presidente Macauda, Viviana Sammito. L'omaggio alla tomba di "Zio Pietro", da sinistra: Migliore Zappa, Rosa, Colucci, Giannone, Galazzo, il figlio della Zio Pietro, Elio, Bodi e Secondo; accosciati: Botte, Di Emanuele, Giannone, Bobba