Palermo, era accusato di essere la talpa dei rapinatori: poliziotto assolto
La corte d'appello di Palermo, dopo cinque anni di processo, ha assolto dal reato di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio l'assistente capo della Polizia Giuseppe Prestigiacomo. In primo grado aveva avuto 2 anni e 8 mesi ed era stato sospeso dal servizio per 5 anni. A suo carico c'erano le dichiarazioni di un ex confidente, Rosolino Lo Iacono, che aveva fatto credere a una banda di rapinatori di avere tra le mani un poliziotto corrotto che in cambio di denaro avrebbe potuto aiutarli nella preparazione dei colpi. Ora il poliziotto dovrà essere reintegrato e risarcito. L'inchiesta prende il via da accertamenti su un gruppo di rapinatori specializzati in assalti ai danni di istituti di credito del Nord Italia, in particolare della provincia di Udine. L'imputato erra accusato di aver fornito informazioni sulle indagini in corso ai componenti dell'organizzazione criminale. Gli avvocati di Prestigiacomo hanno dimostrato l'infondatezza delle accuse e in particolare la scarsa attendibilità dell'ex confidente che aveva contribuito all'inchiesta.