Quasi 32 mila abusi edilizi in Sicilia, ma solo mille demolizioni per mancanza di soldi
Decine di migliaia di abusi edilizi censiti in Sicilia, oltre cinquemila ordini di demolizione firmati dalle procure siciliane ma appena un quinto eseguiti. Secondo i dati dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente aggiornati al mese di marzo in Sicilia ci sono 31.981 abusi edilizi. La maggior parte sono concentrati nelle aree urbane con il record di Catania per numero (1.832) e di Palermo per estensione (248 mila metri cubi). Fra i capoluoghi Messina totalizza 992 abusi e Siracusa 718. Fra i comuni non capoluogo Marsala svetta su tutti con 1.148 casi e 185 mila metri cubi abusivi. Solo su una piccola parte di questi abusi pende un’ordinanza di demolizione che poi nell’ottanta per cento dei casi rimane lettera morta per la mancanza di risorse per abbattere immobili abusivi o parti di questi.
Due demolizioni effettuate dai Comuni nel distretto di Palermo nel 2020, altre due nel distretto di Catania, zero in quello di Termini Imerese dimostrano come le procure siciliane abbiano le mani legate nel far demolire gli abusi edilizi se il proprietario rifiuta di farlo. La procedura, scaduti i termini concessi al proprietario dell’immobile abusivo, prevede che sia la procura a nominare un consulente che stimi il costo della demolizione e individui la ditta con i requisiti necessari. Ditta incaricata e preventivo di spesa vengono poi inviati ai Comuni di competenza per l’inizio della procedura. Se l’ente locale ha le risorse le stanzia direttamente, altrimenti chiede l’anticipo del finanziamento al fondo di rotazione della cassa Depositi e Prestiti. Un fondo ad hoc per le demolizioni di 500 mila euro. Solo a quel punto la demolizione può partire, sempre che non pendano ricorsi al Tar o ci siano sanatorie ancora aperte.