“Stonewall 50+2”, a Palazzolo di scena Marco Paolo Puglisi con “Risotto per due”
Dopo il successo dello scorso anno torna nella sua città natale per essere protagonista ancora una volta di un importante evento. Marco Paolo Puglisi sarà di scena il 4 agosto, alle 21,30, in occasione di Stonewall 50+2 in programma al villaggio “La Torre”. L’evento è promosso ogni anno dall’associazione culturale Dhalia e già nell’edizione 2020 Marco Paolo Puglisi era stato protagonista del momento di teatro che conclude la ricca giornata di iniziative di sensibilizzazione. Per questo 2021 porterà sul palco palazzolese la lettura scenica “Risotto per due”.
Marco Paolo Puglisi la prima volta che sale su un palco aveva solo 6 anni e fu subito passione sfrenata. Solo dopo diversi anni, tanti dei quali bui, ha ripreso quella passione per farla esplodere in tutta la sua forza. Ha studiato in importanti scuole e con tanti attori e registi e in importanti teatri, che definisce “le assi che meritano rispetto”, infatti cavalca la scena sempre a piedi nudi. Negli anni ha scoperto la bellezza dello scrivere e del raccontare e, un testo dietro l’altro, i suoi lavori sono diventati un successo. Nei suoi spettacoli si registra sempre il sold out. I suoi sono racconti autobiografici o tratti da fonti reali che parlano di tossicodipendenza, di rapporto padre/figlio, dell’essere gay, di emarginazione, di rinascita, di persecuzione, di vita. Vive per il teatro, un amore incondizionato.
Quest’anno per la terza edizione di Stonewall sono previsti, tra le altre iniziative, un dibattito su “Legge Zan: identità di genere e femminismo” e la presentazione del libro “Il silenzio dei giorni” di Rosa Maria Di Natale.
“Stonewall 50” è un’occasione di riflessione collettiva su temi che vertono su diritti umani, civili e della comunità LGBTQ+ – sottolinea Natya Migliori, presidente dell’associazione Dahlia - . I temi discussi nelle precedenti edizioni sono stati dedicati all’identità di genere, alla disforia ed ai rischi montanti dell’omofobia e della dilagante cultura dell’odio, con seminari e dibattiti insieme a professionisti di alto livello, tra i quali docenti universitari, giornalisti, avvocati e attivisti rinomati sul territorio nazionale”.