Il ministro delle Infrastrutture: "Avviare uno studio di fattibilità per il Ponte di Messina"
"Il governo non ha nessuna intenzione di dare un calcio alla lattina come dicono gli anglosassoni o di buttare la palla avanti, questo è un approccio serio, basato su dati scientifici disponibili ma anche su valutazioni attente sia dei trasporti che della necessità di prendere una decisione informata. Quindi riteniamo che avviare uno studio di fattibilità tecnico-economico sia la soluzione più adeguata per giungere nei tempi indicati a prendere una decisione come quella che noi auspichiamo".Lo ha detto il ministro delle infrastrutture e mobilità Enrico Giovannini in audizione alla Camera sull'attraversamento dello Stretto di Messina .
"Non è vero che il governo, assumendo la posizione del gruppo di lavoro, ritiene questa un'opera inutile, anzi è un'opera che ha motivazioni di carattere trasportistico ed economico. E questa è una posizione condivisa dal governo", ha sottolineato Giovannini. Sulla possibilità di chiedere all'Ue un anticipo, Giovannini ha spiegato che "quest'opera è inserita tra quelle del Corridoio, quindi c'è la possibilità di avviare un'interlocuzione con la commissione Ue sulla base però di un progetto. Questa possibilità resta, ma è condizionata alla presentazione di un progetto accettabile". Per quanto riguarda l'oggetto del dibattito pubblico, poi, il ministro ha chiarito che "la proposta attuale del governo è sulla base del progetto di fattibilità per il ponte a campata unica o a tre campate, dopodiché questo, a nostro parere, dovrebbe essere l'oggetto del dibattito pubblico".