Elezioni a Pachino, la Lega va da sola per il sindaco: manovre sospette al 'Centro'
Non mancano i colpi di scena a Pachino in vista delle prossime elezioni amministrative del prossimo 10 ottobre. Secondo fonti attendibili, la Lega di Salvini sarebbe intenzionata a presentare un suo candidato al di là della coalizione. Si tratta di Giordano Di Raimondo Metallo, che era uscito allo scoperto già qualche mese addietro. Di Raimondo Metallo sarebbe stato convinto alla corsa solitaria, dal segretario regionale della Lega, Nino Minardo, che non intende perdere tempo con un centro destra litigioso e per nulla coeso che ha già tre candidati: Alfredo Spiraglia, Carmela Petralito e Corrado Quartarone. Così la Lega in vista delle prossime scadenze elettorali, vuole contarsi a Pachino. Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha chiesto ai suoi uomini e donne siciliani che vuole governare l'Isola ed al vertice candiderà un esponente della Lega con l'accordo del federato Mpa di Raffaele Lombardo.
Le cose non starebbero meglio in casa del 'democristiano' Salvatore Francavilla. Girano voci a Pachino che una parte dei suoi sostenitori, sarebbe pronto a mollarlo, o meglio a tradirlo, sostenendo un nuovo candidato che in questo momento non farebbe parte della partita. Circola voce che si tratta di un ex sindaco. Una mossa che vede come protagonisti due 'registi' della politica della prima ora a Pachino, che alla fine potrebbe mettere in difficoltà la stessa candidata del Centro Sinistra, Barbara Fronterrè. A meno di 60 giorni dal voto c'è chi tenta di dare il colpo di coda a Pachino, dimenticando che alla fine saranno le urne a stabilire chi sarà in nuovo sindaco ed i consiglieri da eleggere. Della serie, Pachino è sempre Pachino, tutto ed il contrario di tutto.